Saggio breve sull'alimentazione
Saggio breve svolto sul tema dell'alimentazione delle nuove generazioni, dallo slow al fast food (2 pagine formato doc)
SAGGIO BREVE SULL'ALIMENTAZIONE
Col passare degli anni e con la conseguente evoluzione della società e dei costumi delle persone, uno dei temi più dibattuti è quello dell'alimentazione.
In particolar modo, ci si interroga maggiormente sulla nutrizione delle generazioni più giovani, che sono quelle le cui abitudini alimentari destano più perplessità.
Infatti, come si può trovare anche in uno studio pubblicato sul web, i ragazzi sono portati a consumare cibi non sani, di dubbia provenienza e composizione, allontanandosi sempre più dalle vecchie tradizioni culinarie della nostra civiltà, a favore di altri "modelli importati dall'esterno, [...] modelli nord-americani, palesemente scorretti dal punto di vista nutrizionale".
Però questo non accade perché ci sia una sorta di avversione verso gli alimenti più soliti, ma perché essi vengono trascinati dall'onda di influenza dei mezzi di comunicazione, i quali trasmettono pubblicità che esortano a comprare gli snack e a frequentare i ristoranti che derivano tutti dai sopracitati modelli.
Tema sull'educazione alimentare
SAGGIO BREVE ALIMENTAZIONE SVOLTO
In più, continua questo approfondimento sul tema1, l’obiettivo comune che viene proposto, quello del mantenimento di un corpo magro e perfetto, spinge al consumo di cibi a basso contenuto di grassi da un lato, a cui si contrappone però un altissimo utilizzo di dolci, barrette e hamburger, in ogni caso di cosiddetti junk-food (cibi spazzatura).
Come se non bastasse, altri dati ci dicono che sta crescendo, nella misura del 3-7% anche in Italia l’uso di alcolici in età sempre minore, seppur non ancora ai livelli di altri stati europei.
Emergono quindi delle abitudini completamente sbagliate per quanto riguarda i giovani.
Ma c’è davvero questa grande differenza con l’alimentazione degli adulti? Lo studio risponde a questo quesito, affermando che non si notano particolari differenze in base alle fasce di età (esclusi i più anziani) né tantomeno tra le diverse fasce sociali.
Saggio breve sul rapporto con il cibo
SAGGIO BREVE SVOLTO SULL'ALIMENTAZIONE
C’è stato inoltre uno sfasamento delle consuetudini anche nel tempo, con tanti piccoli pasti distribuiti nell’arco della giornata e mai allo stesso orario, soprattutto tra i ragazzi, che non mangiano ma spizzicano e sgranocchiano in continuazione.
Questo effetto c’è pure nello spazio, tra chi mangia a scuola o al lavoro o al fast food. Sommando il tutto, il risultato è che ogni componente della famiglia si ritrova a mangiare in un luogo e in un momento che sono rigorosamente differenti dagli altri. Si può dire, senza troppo rischio di sbagliare, che questo disordine nel campo del cibo non possa che fare male.E’ provato che lo squilibrio nell’alimentazione crea malattie di diverso tipo, in base alla direzione verso cui è accentuato. L’anoressia, per esempio, è una di queste. Gli anoressici sono coloro che decidono di dimagrire, e mostrano un’irrazionale paura di recuperare il peso perduto, anche se denutriti; a volte, però, l’anoressico si arrende al senso di fame e, paradossalmente, potrebbe diventare bulimico, cioè anch’esso ossessionato dal controllo del peso, ma portato periodicamente a cedere allo stimolo e ad abbuffarsi. Dal lato opposto c’è l’obesità, spesso spia di una vita sedentaria e di una dieta esageratamente abbondante. Altre malattie, meno direttamente in simbiosi con il cibo ma ancora strettamente collegate, sono il diabete o i vari problemi cardiaci e circolatori.
Tema sull'alimentazione
CONCLUSIONE SAGGIO BREVE ALIMENTAZIONE
Tornando a ciò che si affermava all’inizio, è indubbio come la causa principale di tutto questo caos nell’alimentazione siano i condizionamenti psicologici attuati da questa società telematica che propone mode alimentari che arrivano da lontano alla cui diffusione tutti, i giovani i particolare, si adeguano, come per le mode di comportamento (abbigliamento, ecc.), in automatico, senza lo spirito critico che li porterebbe verosimilmente a rifiutarle, mode che hanno poco a che vedere con la buona nutrizione, ma che sono parecchio convenienti per il modello proposto dall’industria alimentare di massa.