La pena di morte
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La pena di morte rappresenta una delle grandi questioni che preoccupa il mondo e che nello stesso tempo divide l'opinione pubb ANTITESI Deterrenza: condannare a morte un trasgressore dissuaderebbe altre persone dal commettere lo stesso reato anche col rischio di uno sbaglio CONFUTAZIONE Nel caso, per esempio, del reato di omicidio, sarebbe difficile affermare vengano commessi dai colpevoli dopo averne calcolato le conseguenze poiché avvengono in momenti di particolare ira oppure sotto l'effetto di droghe o di alcool oppure ancora in momenti di panico Chi progetta un crimine in maniera calcolata può scegliere di procedere, nonostante la consapevolezza del rischio che corre, nel convincimento che non sarà scoperto.
La maggioranza dei criminologi sostiene da tempo che il modo migliore per scoraggiare questo tipo di comportamento criminale non è quello di accrescere la severità della punizione, ma di aumentare le probabilità di scoprire il delitto e di condannare il colpevole. Nella lotta al terrorismo, le esecuzioni possono, anziché porre un freno, provocarne l'inasprimento. (Il professor Ezzat A. Fattah), docente di criminologia all'Università Simon Fraser in Canada, Le punizioni consuete, compresa la pena di morte, non provocano alcun timore nei terroristi i quali sono motivati ideologicamente e votati al sacrificio per amore della loro causa. Inoltre il terrorista affronta quotidianamente rischi letali e tende a non essere intimorito dalla prospettiva della morte immediata. Com'è pensabile allora che egli possa essere scoraggiato dal rischio di essere condannato alla pena capitale? Le esecuzioni portate a termine per crimini di natura politica hanno l'effetto di pubblicizzare gli atti terroristici, suscitando l'interesse dell'opinione pubblica e offrendo ai gruppi terroristici l'opportunità di rendere note le proprie posizioni politiche; si rischia anche di creare dei "martiri" la cui memoria dev'essere onorata Inoltre le esecuzioni vengono usate come giustificazioni di ulteriori atti di violenza compiuti per ritorsione: i gruppi armati possono sostenere la legittimità delle proprie azioni dicendo di volersi servire anch'essi della stessa pena di morte che i governi sostengono di aver diritto di applicare nei loro confronti. Addirittura è possibile che la pena di morte abbia effetti contrari a quelli voluti. Chi sa di rischiare la morte per il reato che sta commettendo può essere, in certi casi, incoraggiato ad uccidere i testimoni del suo crimine o chiunque altro possa identificarlo e farlo incriminare. I molti studi effettuati sull'argomento hanno quindi dimostrato come sia impossibile affermare con chiarezza che la pena di morte abbia un potere deterrente es. Nel 1988 il Comitato per la Prevenzione del Crimine delle Nazioni Unite ha condotto uno studio relativo ai dati esistenti in ordine al rapporto fra pena di morte e tasso degli omicidi, concludendo che lo studio non poteva offrire sostegno scientifico alla tesi che le esecuzioni capitali