Seconda rivoluzione industriale: tema
Tema sulla Seconda rivoluzione industriale avvenuta tra l'ottocento e il novecento (2 pagine formato doc)
SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: TEMA
Tema. La seconda rivoluzione industriale. La seconda metà del secolo XIX fu caratterizzata, per ciò che riguarda gli Stati Uniti e i maggiori Paesi europei, da un nuovo e più significativo slancio industriale, tanto che alcuni storici hanno parlato di una seconda rivoluzione industriale.
Grande importanza ebbe l’uso dell’acciaio al posto del ferro e un’importanza ancora maggiore, se possibile, rivestì l’utilizzo dell’energia elettrica, che permise la nascita di mezzi di comunicazione e di nuovi mezzi di trasporto.
Negli ultimi decenni del XIX secolo, gli esperimenti condotti nel campo dei fenomeni elettromagnetici da scienziati del calibro di Faraday, Maxwell e Galileo Ferraris, determinarono la nascita di strumenti quali dinamo e generatori elettrici. Furono le applicazioni dell’energia elettrica a garantire la nascita di mezzi di comunicazione quali il telefono e la radio; ma, soprattutto fu l’elettricità stessa a modificare in profondità le modalità e i ritmi della vita dell’uomo, che grazia all’invenzione della lampadina stessa – autore l’americano Thomas Edison – fu reso sempre meno dipendente dal ciclo quotidiano del tempo (giorno e notte). Thomas Edison scoprì l’effetto termoionico.
Seconda rivoluzione industriale: invenzioni e scoperte
INTRODUZIONE RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: TEMA
Le ricerche e gli studi sui motori, cui si dedicarono numerose personalità – tra cui va ricordato l’ingegnere tedesco Rudolf Diesel – trovarono la loro immediata applicazione in un nuovo strumento: l’automobile. Oltre che all’energia, il suo funzionamento, venne reso possibile da un altro tipo di materiale, fino ad allora molto poco sfruttato, il petrolio.
Con il termine imperialismo viene ricordata la nuova tendenza alla conquista coloniale da parte dei paesi economicamente e militarmente più progrediti.
Con la Conferenza internazionale di Berlino, le principali potenze mondiali si spartirono a tavolino i territori dell’Africa e si impegnarono a risolvere eventuali controversie territoriali solo per vie diplomatiche, evitando il ricorso alle armi. Inghilterra, Belgio, Russia, Italia, Francia, Olanda, Germania e Stati Uniti furono le nazioni che in questi anni tra l’ottocento ed il novecento si impegnarono nella conquista di nuovi territori.
L'età dell'Imperialismo e Belle Epoque: riassunto breve
ACCIAIO SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: TEMA
In questi anni la Repubblica francese visse un momento di instabilità politica al quale seguì un accrescimento del peso della sinistra, che riuscì a tenere le redini della Nazione con i governi radicali socialisti di Justin Louis Emile Combes, Georges Clemenceau e Aristide Briand. A bilanciare questo spostamento a sinistra della politica francese sopraggiunse l’elezione a Presidente della Repubblica di Raymond Poincarè, leader dei nazionalisti. Un sentimento di rivalsa nei confronti della Germania, in seguito alla sconfitta nella guerra franco tedesca del 1870-71, animò la politica estera francese. Con Inghilterra e Russia la Francia stipulò un’alleanza detta Triplice Alleanza.