Tema sulla monaca di Monza
Traccia del tema sulla monaca di Monza: "La storia della monaca di Monza costituisce un'ampia riflessione sulla religione come strumento di potere ma presenta anche un'esaltazione del Cristianesimo: rifletti sul voluto contrasto qui proposto dall'autore" (1 pagine formato doc)
TEMA MONACA DI MONZA
Tema.
B. La storia della monaca di Monza costituisce un’ampia riflessione sulla religione come strumento di potere ma presenta anche un'esaltazione del Cristianesimo: rifletti sul voluto contrasto qui proposto dall’autore.La storia di Gertrude all’interno del romanzo occupa ben due capitoli interi nei quali Alessandro Manzoni non si limita a raccontare solamente la sua infanzia, caratterizzata dall’autorità del principe padre, personaggio dalla cattiveria arida e cupa, e l’età adulta della povera monaca, ma ne esprime anche i suoi conflitti interiori, delle caratteristiche psicologiche che la rendono un personaggio reale. Gertrude, durante la sua infanzia, a causa della forza del padre e del controllo sociale esercitato, venne costretta a prendere i voti in giovane età. Entrare in convento, all’epoca, era un modo per evitare che i figli facessero delle scelte sbagliate e che la dote restasse solamente al primogenito senza dovere essere divisa, era quindi un rifugio per quei figli che non erano primogeniti.
TEMA SU GERTRUDE E IL PADRE
Per questi motivi il padre di Gertrude, identificato storicamente in Don Martino di Leyva, discendente dal signore del feudo di Monza Anton de Leyva, aveva portato la figlia alla scelta obbligata di farsi monaca, minacciandola e ricattandola e presentandole la vita monacale come un affare, un mezzo per esercitare il proprio potere: in convento avrebbe potuto comandare e primeggiare tra le altre monache.
Entrare in convento per Gertrude non era difficile, superare quell’esame era infatti solo una formalità grazie al prestigio e alla nobiltà della sua famiglia. Tuttavia il padre le ribadì che non avrebbe dovuto essere titubante nel rispondere al vicario: il principe infatti era convinto di tenere in pugno la povera ragazza che, non avendo trovato un’ultima via d’uscita affrettò l’ingresso al convento.
Tema su Gertrude
TEMA SULLA MONACAZIONE FORZATA DI GERTRUDE
Il Manzoni, giudicando il comportamento del principe, voleva prendere in giro la borghesia e riflettere sull’uso che veniva fatto della monacazione: “ma la religione come l’avevano insegnata alla nostra poveretta, e come essa l’aveva ricevuta, non bandiva l’orgoglio, anzi lo santificava e lo proponeva come un mezzo per ottenere una felicità terrena” e attraverso il duro commento “non ci regge il cuore di dargli in questo momento il titolo di padre”. Manzoni dopo la sua adesione al Cristianesimo divenne un uomo molto credente, infatti, anche nel suo romanzo trovò spazio per esaltare la sua religione e allo stesso tempo criticare coloro che la usavano per acquisire potere.
L’autore ha creato un contrasto molto interessante che fa riflettere non solo sull’effettiva fede nel Cristianesimo, ma può essere anche uno spunto di riflessione sul passato, dove non sempre i ragazzi potevano decidere liberamente per il proprio futuro.
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