Promessi Sposi

“Noi altri che scriviamo per la stampa” Discuti il rapporto tra la letteratura e verità nella concezione manzoniana dei doveri e dell’opera degli scrittori. (1 pagine formato doc)

Appunto di jass994
Durante “la notte degli imbrogli e dei sotterfugi” i protagonisti del romanzo si erano separati e avevano imboccato strade diverse che li hanno portati ad essere notevolmente lontani dal loro paese d’origine.

Renzo, andato inizialmente a Milano, è stato costretto a fuggire dal cugino Bortolo dove finalmente è riuscito a trovare pace e tranquillità anche grazie al cambiamento d’identità. La grande distanza che divideva i due sposi promessi, tuttavia, portò il giovane Renzo a cercare di comunicare sia con Lucia sia con Agnese, la madre premurosa. La situazione in cui si trovava non era una delle migliori; egli infatti, non essendo in grado di scrivere, fu costretto a rivolgersi a qualcuno che gli mettesse per iscritto ciò che voleva esprimere.
Dopo una serie di difficoltà che dovette affrontare, riguardanti anche il mancato recapito della lettera, finalmente si riuscì a stabilire una corrispondenza costante tra il povero giovane e la madre di Lucia che colse l’occasione per metterlo a conoscenza del voto fatto da sua figlia.
Alessandro Manzoni ha avuto la possibilità, come in altre parti del romanzo,  di esprimere le sue opinioni. Sin dai primi albori della storia d’Italia c’è sempre stata un’alta percentuale di analfabetismo, diffusa soprattutto tra gli abitanti delle campagne e dei paesini sperduti in essa. L’analfabetismo era diffuso anche nel secolo in cui visse Manzoni: si pensi che l’Italia all’indomani dell’unificazione (1861) contava una media del 78 % di analfabeti e questa media era destinata ad aumentare in Sardegna e nel Meridione dove raggiungeva punte del 95 %.
Come si può notare Manzoni non perde mai l’occasione di creare parallelismi tra il XVII secolo, epoca in cui è ambientato il romanzo, e il XIX secolo, epoca contemporanea al Manzoni.