La pena di morte: saggio breve

Saggio breve sulla pena di morte e Cesare Beccaria, precursore degli abolizionisti della pena di morte (2 pagine formato doc)

Appunto di crashnet

LA PENA DI MORTE: SAGGIO BREVE

La pena di morte e Cesare Beccaria.

Tra le varie pene che si possono comminare a chi si macchia di un reato, la più grave è sicuramente quella di morte, che consiste nel privare l’individuo del bene più prezioso: la sua stessa vita.
Attualmente tale pena è stata abolita quasi ovunque in occidente; nello specifico, dati risalenti al 2005, affermano che sono formalmente 74 le nazioni nel mondo in cui la condanna è ancora legale, sebbene nella maggior parte di queste, quarantasei, non si assiste da più di dieci anni ad un’esecuzione.
E’ interessante notare che tra i paesi che mantengono in vigore la pena capitale, vi sono ben trentadue dei cinquanta Stati degli USA, considerati dall’opinione pubblica tra i più avanzati al mondo.
In questo quadro, il nostro Paese si colloca in una posizione di spicco: è infatti il Granducato di Toscana, guidato da Leopoldo II, che vanta il primato dell’abolizione della pena di morte, avendola rimossa dal proprio ordinamento già nel 1786. Un secolo dopo, nel 1889, anche il neonato Regno d’Italia segue questo esempio (strada) virtuoso.

Saggio breve sulla pena di morte

SAGGIO BREVE PENA DI MORTE: PRO E CONTRO

…mussolini…costituzione italiana attuale… In questo quadro politico, i potenti del mondo, tanto quanto il singolo cittadino, è sono chiamati ad interrogarsi circa la liceità e la correttezza emotiva di tale pratica.
Esaminando sotto il profilo sociale e civile il problema, si trova che sono varie le ragioni fondamentali fatte valere da chi è favorevole al suo mantenimento. Questi infatti sostengono che la società abbia il dovere di proteggere i suoi membri dai criminali, soprattutto da quelli che compiono delitti atroci, come stupri e uccisioni violente. Data l’inefficacia di ogni altro mezzo di protezione, soprattutto di quello carcerario, la pena di morte sembra essere l’unico strumento adeguato di difesa. Questa inoltre, incutendo timore, dovrebbe dissuadere i criminali dal compire gravi delitti. Le persone che uccidono un innocente devono “pagare” l’assassinio con la vita, solo così la punizione può ritenersi esemplare. Inoltre, mantenere in vita un assassino, grava notevolmente sulle casse dello Stato, viste le spese esagerate dovute alla gestione attuale del sistema carcerario.

Saggio breve su Cesare Beccaria e la pena di morte

SAGGIO BREVE PENA DI MORTE BECCARIA

Numerose sono però le associazioni al mondo, tra le quali spicca Amnesty International, che si battono per l’abolizione della pena in questione. Il precursore degli abolizionisti, è sicuramente Cesare Beccaria, che già nel 1764, nel trattato Dei delitti e delle pene, sosteneva l’assurdità della pena, affermando che, con questa condanna, si commetta un “pubblico assassinio”. L’opinione degli abolizionisti, si basa su varie considerazioni, tra le quali spicca l’inumanità della punizione. Questa è considerata come una violazione dei più fondamentali diritti umani, come il diritto alla vita e quello a non essere trattati in maniera crudele, inumana o atroce.