"Tanto gentile e tanto onesta pare"

Analisi del sonetto dantesco "Tanto gentile e tanto onesta pare" (3 pagine formato doc)

Appunto di silviaerconi
La mia signora,quando dona il suo saluto salvifico a qualcuno, appare in modo evidente tanto nobile e tanto degna d’essere onorata che ogni lingua diviene muta per il tremore e gli occhi non osano guardarla.
Lei avanza, sentendo le lodi che le sono rivolte, adornata di un’umile benevolenza, e si manifesta come un miracolo mandato dal cielo sulla terra per mostrare la potenza divina. Si manifesta così bella a chi la contempla che infonde tramite gli occhi al cuore una dolcezza che non può essere compresa da chi non l’ha mai provata: e appare che dal suo volto scaturisca un dolce spirito pieno d’amore che suggerisce all’anima di sospirare.
2. ANALISI DEL TESTO
2.1 Individua le caratteristiche della donna amata celebrata da Dante.
Alla donna amata nel verso 1 vengono attribuiti due aggettivi, ricchi di significato: gentile e onesta.
Beatrice è degna di essere onorata e di ricevere lodi per via della sua gentilezza, ossia per la sua nobiltà d’animo, dotata di eccezionali virtù.
Nella seconda quartina la donna è “benignamente d’umiltà vestuta”, metafora che sta ad indicare che le virtù spirituali di Beatrice si manifestano anche esteriormente e la adornano .
Al verso 8 viene poi ritenuta un “miracol”, poiché Beatrice è la manifestazione terrena della potenza divina. La donna è il  tramite spirituale che porta l’uomo alla conoscenza e alla contemplazione di Dio stesso.