Alcolismo
Alcolismo tema svolto Traccia: Nel terzo millennio un numero sempre crescente di persone rovina il proprio fisico e la mente con un uso spropositato dell’alcol. Cosa pensi di questo problema troppo spesso sottovalutato? (2 pagine formato doc)
La storia della cultura ha sempre presentato l’alcol come una delle dolcezze della vita, dall’ambrosia, nettare degli dei pagani, fino al buon vino, simbolo della cultura gastronomica italiana.
Ancora oggi pubblicità, luoghi comuni, interessi economici rilevanti spingono al consumo, contribuiscono a sostenere quella "cultura" del bere il cui senso si perde nella notte dei tempi. Eppure, contemporaneamente, si cominciano ad affrontare anche i problemi che l'alcol crea all'uomo. Il passaggio dal cosiddetto bere moderato, concetto ambiguo e non ben definibile, alla vera e propria dipendenza dall’alcol, è molto sfumato e soprattutto non predeterminabile. Per questo si comincia a dire, pur ancora con qualche timidezza, che il bere è un comportamento a rischio. L'alcol può facilmente passare da piacere di un momento a padrone di una vita, come, e forse più, di altre droghe.
Molte volte, però, si parla di alcolismo senza conoscerne il vero significato. È importante imparare a conoscere l'alcol in tutti i suoi aspetti: dalla conoscenza nasce infatti la capacità di autoproteggersi e di diventare protagonisti attivi della propria salute. Per esempio è importante conoscere i gravi danni che esso provoca, dal punto di vista psichico e dal punto di vista fisico.
Anzitutto, l’alcol, presente in vino, birra e liquori, è in grado di produrre in chi beve alterazioni dei processi psichici, infatti l’alcolismo è più uno stile di vita deleterio che una malattia in senso stretto.
Per esempio, l’alcolista è spesso di malumore e litigioso, anche perché il suo atteggiamento dell’alcolista gli provoca spesso problemi sul posto di lavoro, che si ripercuotono negativamente anche sul clima familiare. Con il progredire della malattia, egli diviene anche in pubblico sempre più trasandato, perde ogni ritegno e decoro, trascura il lavoro, ricorre a qualsiasi mezzo -anche illecito- per saziare la sua incessante brama del bere e precipita nell’abbrutimento, nella depravazione, nell’immoralità. Il vagabondaggio, l’accattonaggio e il delirio, ultime tappe della progressiva degenerazione morale dell’alcolista. Accanto a questi disturbi, non tardano a manifestarsi anche delle alterazioni intellettive. La percezione si fa tarda e imprecisa , la comprensione diviene sommaria ed imperfetta, la memoria confusa, frammentaria, infedele.