Dibattito storiografico sulle cause dell'imperialismo
Articolo di giornale sul dibattito storiografico sulle cause dell'imperialismo. Le tesi a confronto sono quelle di E.J. Hobsbawm e di J.A. Schumpeter (2 pagine formato doc)
CAUSE DELL'IMPERIALISMO
Articolo di giornale
Tipo di articolo: Articolo di terza pagina
Destinazione: Giornale locale
I libri di storia tornano alla ribalta con il dibattito storiografico sull’imperialismo
Il grande ritorno della storia: l’impero colpisce ancora
Sono già stati ristampati due grandi capolavori ma ai lettori non sembra bastare
La storia è tornata alla ribalta nelle librerie, e ad attirare la curiosità dei lettori è in particolare il dibattito storiografico sulle cause e la natura dell’imperialismo, un capitolo ancora aperto, e dalle varie interpretazioni.
L'età dell'imperialismo: riassunto
L'ETA' DELL'IMPERIALISMO: RIASSUNTO
Ai lettori del “L’età degli imperi” è stato chiesto se ci fosse nel libro, un passo in particolare che li avesse incuriositi, e la maggioranza ha indicato il capitolo nel quale l’autore mette in luce il fatto che l’età imperiale sia stata permeata e dominata da contraddizioni. La scelta di questo particolare passo è stata motivata in quanto in un certo senso, questa particolare visione dell’imperialismo come l’età dei paradossi, è estendibile anche a i giorni nostri nei quali i lettori sembrano vedere continue contraddizioni. Un’altra linea interpretativa è quella offerta da Schumpeter, il quale essendo studioso di area liberale, ritiene che l’imperialismo sia il prodotto di condizioni politiche ed economiche precapitalistiche, ovvero di passioni nazionalistiche irrazionali legate alla cultura delle caste militari e delle burocrazie europee. È stato chiesto ai lettori della “Sociologia dell’imperialismo” un motivo per consigliarnee la lettura, e tra le risposte più frequenti è emersa l’importanza di questo manoscritto sul piano sociologico ed economico, in quanto l’interpretazione che l’autore da dell’imperialismo si concentra su argomentazioni appartententi principalmente a questi due ambiti, dando un’ampia e completa visione dello stato sociale ed economico dell’epoca.
IMPERIALISMO STORIA
Schumpeter infatti descrive l’imperialismo come: “una forma di atavismo destinata a scomparire”; egli sostiene che l’imperialismo era destinato a scomparire in quanto la struttura sulla quale si basava volgeva al declino cedendo il posto (nel processo di sviluppo sociale) ad altre strutture che non le lasciavano spazio e che eliminavano i fattori di potere sui quali l’imperialismo si ergeva. Inoltre dal punto di vista economico, osserva Schumpeter, che l’economia concorrenziale assorbiva tutte le energie degli individui, prosciugandole anche dalle risorse destinate alla guerra. Inoltre gli eccessi di energia trovavano sfogo nell’attivitò economica, dando origine alla sua più brillante manifestazione: il capitano di industria. Infine Schumpeter conclude dicendo che un mondo puramente capitalstico non potrebb’essere un terreno di coltura di impulsi imperialstici e questo ne ha determinato la loro breve durata.
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