DICO e PACS sulle coppie di fatto
testo argomentativo riguardante il disegno di legge sulla convivenza sia tra eterosessuali e omosessuali (Pacs e Dico) (2 pagine formato doc)
PACS E DICO COSA SONO
Il consiglio dei ministri il giorno 8 febbraio 2007 ha dato il primo sì al disegno di legge sulle “unioni di fatto” che non si chiameranno più PACS, alla frcese, ma DICO (diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi), voluto da Rosy Bindi e Barbara Pollastrini.
I DICO regolamentano le convivenze tra due persone unite da reciproci vincoli affettivi, che convivono stabilmente e si prestano assistenza e solidarietà materiale e morale, non legate da vincoli di matrimonio.
Grazie a questa legge le coppie di conviventi ottengono diversi diritti.
Alcuni sono immediati: in caso di malattia e ricovero le strutture sanitarie regolano il diritto d’accesso del convivente per fini di visite e di assistenze, un convivente straniero può ottenere il permesso di soggiorno per convivenza, si introducono punteggi aggiuntivi che consentono ai conviventi di abitare in alloggi di edilizia pubblica e offre agevolazioni sulla tassa di successione.
Tema sulla legge pacs
DICO COPPIE DI FATTO
Dopo nove anni, si acquisiscono anche diritti di successione ed ereditarietà. Questa legge non è ancora stata approvata a causa di una momentanea crisi del nostro Governo, ed è oggetto di accese polemiche, sia in ambito politico che nella società. La Chiesa parla di un “attacco all’istituto della famiglia” e di un “atto di laicismo gratuito”: ovvero la svalutazione del sacramento religioso e un allontanamento da quello che attualmente è il concetto di famiglia. L’ex presidente del Consiglio Berlusconi afferma che i DICO siano da considerare un matrimonio “di serie B” in cui si reclamano dei diritti senza adeguati doveri. I partiti e le associazioni laiche, invece, si dichiarano insoddisfatti per l’eccessiva prudenza del testo, pensano che il periodo di attesa per il diritto all’eredità sia eccessivo.
Anche secondo me questa legge ha degli aspetti negativi, infatti gli stessi diritti si potrebbero ottenere, senza attese e senza una legge apposita, attraverso il diritto privato e il codice civile senza indebolire il concetto di famiglia come inteso nell’articolo 29 della Costituzione Italiana. Inoltre i figli nati da una convivenza sarebbero meno tutelati in una forma di unione che è meno stabile del matrimonio, infatti negli Stati Europei dove questa legge è già in vigore è emerso che i matrimoni sono assai più stabili delle convivenze, le quali tendono a rompersi con facilità nei momenti di crisi o di stress.
DICO e famiglia: tema svolto
DICO E PACS SULLE COPPIE DI FATTO
Questa legge per di più costituirebbe un legame valido anche se la dichiarazioni di convivenza non è stata resa contestualmente da entrambi i conviventi. Oltre a ciò, da questa unione non si può recedere senza continuare a condividere il domicilio.
Uno dei punti di questa legge che ha fatto discutere maggiormente è l’estensione della stessa sia alle coppie eterosessuali che a quelle omosessuali. Mentre le coppie eterosessuali attualmente hanno a disposizione tre possibili scelte (la banale convivenza, il matrimonio civile o il matrimonio religioso), le coppie omosessuali hanno davanti invece solo la prima possibilità. Per le coppie omosessuali quindi, questa legge sembra avere un senso, consentirebbe loro l’acquisizione di diritti che senza di essa non potrebbero essere ottenuti in nessun modo. Io sono favorevole all’approvazione della legge per le coppie omosessuali, mi chiedo però, quale sia l’utilità di inserire una sorta di legame intermedio tra la semplice convivenza e il matrimonio civile per le coppie eterosessuali. Queste ultime, a parer mio, necessitano di un legame forte per tutelare maggiormente i propri figli e per non indebolire la famiglia: più un legame è facile da rompere, più frequentemente esso si romperà.