Eroe: dalla letteratura ai fumetti
Come si è evoluta la figura dell'eroe dalla letteratura ai fumetti fino ai giorni nostri (2 pagine formato doc)
EROE: LETTERATURA AI FUMETTI
Come si è evoluta la figura dell'eroe epico cavalleresco nei nostri giorni? Esemplifica le tue considerazioni con un eroe dei fumetti a tua scelta e con riferimenti alla trilogia de I nostri antenati di Italo Calvino.
Il cavaliere medievale si presenta come la figura della perfezione morale e sociale che contiene in sé i principi della buona educazione, della rettitudine morale, della generosità, dei modi eleganti e della nobiltà concepita come principio intimo e comportamentale e non solo come classe sociale.Il cavaliere del Cinquecento non viene più rappresentato come l’eroe per eccellenza, depositario di tutte le virtù, bensì come un uomo, con le debolezze, le passioni tipiche degli altri uomini. D’altra parte tale trasformazione riflette la nuova realtà e mentalità del Rinascimento, attenta a valorizzare l’uomo e i suoi sentimenti. In questo periodo, inoltre, la materia cavalleresca intende soddisfare le esigenze di una società aristocratica di gusti ricercati, più facile a entusiasmarsi per le narrazioni di amore e avventura, che per le vicende di guerra e di dedizione al dovere.
Tesina maturità sul fumetto
FIGURA DELL'EROE
Già con Boiardo la cavalleria appare svuotata degli originari contenuti religiosi, etici e patriottici: il cavaliere si presenta come un individuo libero, teso essenzialmente all’affermazione della propria personalità e alla conquista della fama e della gloria.
Orlando, paladino di Francia, protagonista dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, non è più rappresentato come un valoroso difensore della fede, ma come un cavaliere che lascia il campo cristiano di Carlo Magno e la difesa di Parigi, travolto dalla passione amorosa per la bellissima Angelica.
Nella Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, invece, il cavaliere torna ad essere l’eroe animato da forti ideali religiosi, anche se tormentato da passioni terrene.
La figura dell'eroe sconfitto in Primo Levi e Giorgio Bassani
EROE NELLA LETTERATURA ITALIANA
Il confronto tra l’eroe proposto nei testi classici rinascimentali e gli eroi dei fumetti può apparire ad un primo impatto estremamente inopportuno in quanto queste due figure sono espressioni di contesti storici e espressioni figurative che appaiono non facilmente confrontabili. Non possiamo dimenticare che l’espressione letteraria di cui si nutre l’eroe rinascimentale e l’espressione legata al disegno propria dei fumetti rendono le tipologie dei personaggi, già semplicemente nella loro rappresentazione, fortemente diverse nella loro capacità di impressionare il lettore o l’osservatore.
Se l’eroe di stile rinascimentale trova un suo senso nella forza dei suoi sentimenti e della sua etica interiore e quindi è portatore di valori spirituali e morali profondi, nell’eroe, anzi, nel supereroe dei fumetti, di stile americano o europeo, non troviamo sempre questo alto profilo interiore.
Descrizione dell'eroe decadente: saggio breve
EROI DEI GIORNI NOSTRI
L’eroe rinascimentale non vive solo di luce propria ma la sua azione trova luminosità e acquista valore all’interno di un contesto sociale e relazionale che dà forza all’eroe stesso; l’eroe rinascimentale è un cavaliere reso forte dall’appartenenza ad una classe sociale che legittima la sua azione e il suo intervento nella società. Inoltre, l’eroe-cavaliere classico è reso forte da relazioni sentimentali o di amicizia che rafforzano nella sua interiorità i valori che animano il suo operare. Nel fumetto l’azione del supereroe (Wonder Woman, Capitan America, l’uomo ragno, Superman) spesso è solitaria ed è animata dal principio della straordinarietà, ovvero attraverso forze non umane il supereroe risolve situazioni critiche di particolare intensità. Ben diversa è la capacità d’intervento e di azione del cavaliere che risultano animate da forti sentimenti interiori e da convincimenti personali profondi e quindi da un’umanità intensa: non è presente un intervento esterno o una forza sovrumana che agiscono sul campo dell’azione.