Essere giovani oggi
Tema di scuola superiore sull'essere giovane oggi (1 pagine formato doc)
Essere giovani oggi.
Da dove cominciare?
Se si parla di “giovani” la prima cosa a cui penso è l’infinità di complicazioni (del tutto superflue) che assumono un certo valore solo in una determinata fascia d’età; cose che fino a tredici anni nemmeno venivano calcolate e che vengono viste come trascurabili piccolezze da chiunque abbia raggiunto almeno la maggiore età, per l’adolescente medio sono di vitale importanza.
Ad esempio, personalmente, da “giovane” i maggiori problemi li ho avuti in ambito esistenziale. Troppe domande, per lo più inutili, crisi mistiche, la disperata ricerca di interessi che fossero sì divertenti ma anche intellettualmente stimolanti, perché non volevo essere relegata nella categoria di adolescente-zotico, troppa voglia di mettere insieme delle idee con troppa poca esperienza da cui attingere. La mia adolescenza è stata segnata da una costante fragilità ed ora che finalmente mi sento fuori da questa età, assolutamente non rimpiango quelli che, erroneamente, da molti vengono definiti come “gli anni più belli della propria vita”. A maggior ragione ora che in ambito scolastico mi ritrovo davanti quotidianamente ben diciassette diversi, diversissimi esempi di “giovane”, che mi ricordano com’è caotica la vita di quegli anni, li rimpiango ancor meno.
Forse, il più grande problema del giovane è che vive con la prerogativa dell’essere giovane, di vivere al meglio la propria giovinezza. E ciò a livello pratico si traduce col mettere in atto tutte quelle cose che vengono considerate sbagliate e che classicamente i genitori (o chi per loro) raccomandano continuamente di non fare. Invece di concentrare le proprie energie in qualcosa di produttivo, l’adolescente si fa assorbire completamente da capricci e mode che, essendo ambigui e mutevoli, assurdamente sono più difficili da seguire di una “retta via”. E star dietro a questo ingranaggio infernale contribuisce ad alterare il già fragile equilibrio del quindicenne medio, rendendolo volubile all’inverosimile. Per l’adolescente non esistono sfumature, né piccole gioie: o si è incredibilmente felici, o si vede tutto nero, e questi stati d’animo si alternano continuamente, basta un niente per provocare sconvolgimenti notevoli.