La guerra civile tra Mario e Silla: tema

Tema svolto sulla guerra civile tra Mario e Silla (2 pagine formato doc)

Appunto di misslucry91

GUERRA CIVILE TRA MARIO E SILLA TEMA

Tema.

La guerra civile tra Mario e Silla. La provincia d’Asia, istituita nel 129 a.C., per anni era stata oggetto di uno sfruttamento da parte dei governatori e dei commercianti romani che traevano da quella ricca regione enormi ricchezze, in particolare attraverso pesanti tributi e il redditizio commercio degli schiavi. Lo scontento di questi provinciali fu abilmente sfruttato da Mitridate, re del Ponto. Egli, dopo aver occupato la Cappadocia e tutte le regioni del Mar Nero, invase questa provincia presentandosi come un liberatore. I Romani intervennero militarmente contro Mitridate e il comando della guerra venne affidato dal Senato al console Lucio Cornelio Silla, esponente dell’aristocrazia senatoria.    
Mario, risentito per l’esclusione dal comando supremo, accordatosi con il tribuno della plebe Sulpicio Rufo, fece votare dai comizi un plebiscito che gli affidava il comando della guerra sottraendolo illegalmente a Silla.

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SECONDA GUERRA CIVILE ROMANA: TEMA

Silla a questo punto, utilizzando per la prima volta nella storia romana l’esercito per un contrasto privato, marciò su Roma e costrinse Mario a fuggire in Africa.

Dopo aver ristabilito il potere del Senato ed eliminato gli avversari, Silla partì verso l’Oriente per intraprendere la guerra contro Mitridate. In soli due anni egli riuscì a sconfiggere il re del Ponto che fu costretto a chiedere la pace che ottenne a dure condizioni: consegna della flotta, pagamento di una indennità di guerra e riduzione del territorio del suo regno. Durante l’assenza di Silla a Roma, il console Cornelio Cinna intraprese una politica filopopolare ed aiutò Mario ad impossessarsi con le armi del potere. Mario e Cinna dichiararono Silla fuorilegge e fecero uccidere diversi senatori.    
Nell’86 a.C. Mario morì e Cinna governò come console senza collega per due anni, facendo approvare numerose leggi a favore della plebe urbana e degli Italici. Stipulata la pace con Mitridate, Silla si affrettò a ritornare a Roma e sbarcò così a Brindisi. La sua marcia verso Roma fu ostacolata dalle legioni fedeli a Mario e a Cinna e dagli Italici che da sempre erano stati ostili al partito aristocratico di cui egli era il principale sostenitore. Dopo una violenta battaglia alla porta Collina, Silla entrò vittorioso in Roma e, fattosi nominare dittatore con poteri assoluti e a tempo indeterminato, iniziò una serie di vendette politiche crudeli.

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MARIO E SILLA CHI SONO

Il generale aristocratico eliminò con ferocia tutti gli avversari politici, utilizzando le liste di proscrizione, elenchi affissi in pubblico che riportavano i nomi dei cittadini considerati nemici di Roma che chiunque poteva uccidere senza alcun processo.     
I beni di costoro venivano confiscato dallo stato, per questo nella stesura delle liste di proscrizione spesso alle vendette politiche si unirono le vendette personali e le speculazioni economiche.