Importanza della scrittura
Breve elaborato sulla grafia come una carta d’identità che distingue ciascuna persona e ne traccia un profilo psicologico (1 pagine formato doc)
Com'erano
belle le lettere d'amore che si scrivevano i nonni e le lettere che
ricevevano le famiglie dal fronte di guerra! Si è passati dai
famosi "penna e calamaio" alle penna a sfera, all'uso del
computer.
Proprio come il calcolo a mente è stato sostituito dalla calcolatrice, oggi la scrittura a mano sta perdendo importanza perché sono subentrati i PC e i cellulari.
Negli Stati Uniti, Steve Graham da tempo conduce studi sui bambini delle elementari. Lo scorso anno ha assegnato ad allievi di sei anni, che erano in grado di tracciare solamente poche lettere, un programma da seguire che consisteva nell'esercitarsi un quarto d'ora al giorno tre volte a settimana.
Essi dopo nove settimane erano diventati più rapidi e capaci di costruire strutture sintattiche più articolate dei coetanei.
Questo a dimostrare quanto la grafia a mano sviluppa l'intelletto e l'elasticità mentale che permette anche di interpretare le calligrafie altrui o testi storici antichi.
L'uso della tastiera è certamente utile e veloce, ma deve essere parallelo a quello della scrittura perché coinvolgono diverse aree del cervello: quest'ultima infatti, impegna la memoria procedurale, quella che rimane per tutta la vita e che si acquisisce solamente con l'esperienza ( la conferma sta nell'esperimento sopra citato).
Ancora, usando il computer, gli errori ortografici vengono corretti automaticamente e non c'è la consapevolezza delle imprecisioni. Per questo anche nei paesi più sviluppati c'è, anche se minimo, un tasso di analfabetismo
Proprio come il calcolo a mente è stato sostituito dalla calcolatrice, oggi la scrittura a mano sta perdendo importanza perché sono subentrati i PC e i cellulari.
Negli Stati Uniti, Steve Graham da tempo conduce studi sui bambini delle elementari. Lo scorso anno ha assegnato ad allievi di sei anni, che erano in grado di tracciare solamente poche lettere, un programma da seguire che consisteva nell'esercitarsi un quarto d'ora al giorno tre volte a settimana.
Essi dopo nove settimane erano diventati più rapidi e capaci di costruire strutture sintattiche più articolate dei coetanei.
Questo a dimostrare quanto la grafia a mano sviluppa l'intelletto e l'elasticità mentale che permette anche di interpretare le calligrafie altrui o testi storici antichi.
L'uso della tastiera è certamente utile e veloce, ma deve essere parallelo a quello della scrittura perché coinvolgono diverse aree del cervello: quest'ultima infatti, impegna la memoria procedurale, quella che rimane per tutta la vita e che si acquisisce solamente con l'esperienza ( la conferma sta nell'esperimento sopra citato).
Ancora, usando il computer, gli errori ortografici vengono corretti automaticamente e non c'è la consapevolezza delle imprecisioni. Per questo anche nei paesi più sviluppati c'è, anche se minimo, un tasso di analfabetismo