Saggio breve sulla legalizzazione delle droghe leggere

Il consumo delle droghe da parte dei giovani di oggi e il tema della legalizzazione delle droghe leggere: saggio breve svolto

Saggio breve sulla legalizzazione delle droghe leggere
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SAGGIO BREVE SULLA LEGALIZZAZIONE DELLE DROGHE LEGGERE

Saggio breve sulla legalizzazione delle droghe leggere
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Il tema del consumo delle droghe leggere e pesanti, da parte dei giovani soprattutto, è uno dei più discussi a partire dalla metà del secolo scorso fino ad oggi. Negli anni ’60 e ’70, infatti, si ebbe una radicale diffusione di queste sostanze in tutto il mondo occidentale, allarmando così la maggior parte dei governi che per evitare una potenziale situazione drammatica pensarono di risolvere il problema semplicemente dichiarando illegali le suddette sostanze. Purtroppo questa soluzione si rivelò inefficace e in paesi come l’Italia, dove prosperano le mafie e le organizzazioni criminali, il mercato illegale di sostanze stupefacenti poté nascere e svilupparsi fino a formare una vasta rete internazionale. Oggi, nel nostro paese, il fenomeno non accenna ad attenuarsi e anzi, in particolar modo tra i giovani, il consumo di droga è aumentato vertiginosamente. A causa di una campagna di sensibilizzazione superficiale e inadeguata, alla scarsità di controlli e alla conseguente facile reperibilità delle droghe, molti ragazzi sono portati, spesso per moda o per quella indole ribelle che caratterizza l’adolescenza, ad abusare di queste sostanze così dannose per l’organismo, senza essere realmente coscienti dei reali pericoli che corrono.

DROGHE LEGGERE E DROGHE PESANTI

Le differenze tra le droghe leggere e le droghe pesanti. La canapa indiana dalla quale si produce la marijuana e l’hashish è stata per secoli impiegata in vari settori, da quello tessile a quello della carta fino alla medicina, appartiene al bagaglio culturale dell’umanità ed è sicuramente una pianta da rispettare. Alcuni scienziati hanno dimostrato addirittura come la suddetta pianta possa essere utilizzata come fonte di energia rinnovabile, altri l’hanno utilizzata con successo per lenire le sofferenza dei malati terminali. Per questi motivi la canapa non può essere considerata superficialmente una “droga leggera” ma deve essere ulteriormente studiata. E’ giusto porre fine al proibizionismo nei confronti delle droghe leggere? Forse, non tramite una liberalizzazione che ne permetterebbe il commercio e il consumo incontrollato, ma attraverso la legalizzazione delle stesse, seguendo il modello olandese e facendone monopolio di stato. Purtroppo la situazione italiana rende molto complicata la trattazione di questo tema, diventato un vero e proprio tabù anche a causa della mancanza di informazione di molti individui che prendono posizione in merito senza la minima riflessione, ma soprattutto a causa delle organizzazioni criminali che ostacolerebbero il processo. Comunque, i vantaggi di un’ipotetica legalizzazione delle droghe leggere sarebbero molti: la produzione e la vendita sarebbero controllate per cui si eviterebbe di incentivare il mercato nero con conseguenti entrate nelle casse dello stato; le sostanze sarebbero prive di pericolosi additivi utilizzati per “tagliarle”, come catrame o ammoniaca, rendendola così meno dannosa per l’organismo; la droga diventerebbe meno accessibile per i consumatori più giovani che per acquistarla dovrebbero avere la maggiore età; si potrebbero limitare inoltre le quantità vendute ad personam in modo da evitare abusi.

CONCLUSIONI

L’alcol e il tabacco sono altre due sostanze molto pericolose soprattutto nella giovane età; l’abuso di alcol e l’eccessivo fumo di tabacco hanno effetti dannosi per l’organismo umano.

Eppure sono perfettamente legali e facilmente accessibili da tutti, infatti il limite dei 18 anni non viene quasi mai rispettato da commercianti poco corretti; l’abuso di alcol provoca comportamenti dannosi per la società essendo la principale causa di incidenti stradali e di comportamenti violenti e incontrollati, le sigarette invece provocano una forte dipendenza da nicotina che, insieme ad altri dannosi additivi, causano un lento deteriorarsi di diversi organi, anche vitali. Allora, se i giovani d’oggi si stanno praticamente autodistruggendo con queste sostanze la causa è da attribuire non solo alla loro volontà ribelle ma anche a uno stato poco efficiente e tanto meno coerente.

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