Saggio breve sulla disoccupazione giovanile in Italia

Saggio breve sui giovani e la crisi economica in Italia. Traccia saggio breve: "Giovani: scuole incapaci, statistiche gonfiate o sindacati contro i minorenni" (1 pagine formato doc)

Appunto di andreamattino97

SAGGIO BREVE SULLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE IN ITALIA

Saggio breve sui giovani e la disoccupazione giovanile in Italia.

Saggio breve sulla condizione occupazionale dei giovani. Gli ultimi dati provenienti dall’ISTAT ( Ente Nazionale Statistiche) sull’occupazione giovanile mostrano l’Italia come il paese dove sia più difficile rispetto al resto dell’Europa trovare lavoro per un ragazzo sotto i 35 anni. Il problema, come hanno fatto notare alcuni giornalisti, non è davvero esteso come fanno credere queste statistiche.
“In Italia l’11% dei giovani tra i 15 e i 24 anni, e addirittura il 16.7% di quello tra i 25 e i 29 anni” non ha un lavoro stabile, o almeno questo è quello che l’ente ha certificato, commettendo, secondo molti, degli errori non trascurabili. Innanzitutto non è concepibile comprendere i 15enni all’interno di questa statistica, in quanto la legge stessa afferma che si può iniziare a lavorare legalmente solo al compimento dei 16 anni di età. Oltre a questo, bisogna ricordare che la situazione italiana non è conforme all’immagine che traspare legalmente, infatti il “lavoro in nero” è una forma di retribuzione illegale ma, nonostante questo, presente abbondantemente in Italia, soprattutto nelle regioni del Meridione.

Saggio breve sui giovani e il lavoro


SAGGIO BREVE DISOCCUPAZIONE GIOVANI

L’intero ragionamento non può però giungere alla conclusione che la disoccupazione giovanile non sia un problema attuale, colpa anche delle scuole che non riescono a formare adeguatamente gli studenti: “i laureati dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi”, la statistica risulta comunque troppo bassa, bisognerebbe garantire ai laureati la concreta possibilità di svolgere il lavoro per cui hanno studiato, altrimenti risulta inevitabile che essi, pur di svolgere la mansione per cui sono stati istruiti, vadano all’estero. Il problema quindi potrebbe essere risolto incrementando la qualità del sistema scolastico, aumentando i rapporti della scuola con le aziende, così da garantire una continuità tra istruzione e impiego.

Saggio breve sui giovani e la crisi


I GIOVANI E LA CRISI SAGGIO BREVE SVOLTO

Un altro aspetto del problema non trascurabile sono le leggi che i sindacati impongono a chi assume dei lavoratori al di sotto della maggiore età. Esistono infatti delle leggi rigide su cosa il minore possa e non possa fare, che il datore di lavoro deve rispettare per non incorrere in sanzioni amministrative. Risulta quindi impensabile che un’azienda assuma un minore, conoscendo tutti i limiti a cui sarebbe sottoposto. Per questo motivo le statistiche risultando ancora più insensate, in quanto andrebbero esclusi i lavoratori tra i 16 e i 18 anni.
Concludendo, la mancanza di lavoro è senza dubbio un problema che il Bel Paese deve affrontare per non rischiare di abbandonare i giovani a se stessi.