Il segno dei quattro: recensione

Recensione del libro "Il segno dei quattro" di Atrhur Conan Doyle: riassunto, tematiche, ambientazione e commento (2 pagine formato doc)

Appunto di sonny35

IL SEGNO DEI QUATTRO: RECENSIONE

Relazione Il segno dei quattro di Arthur Conan Doyle.

La narrativa poliziesca (in Italia chiamata “giallo” per il colore di copertina della prima collana Mondadori dedicata a tale genere) si compone d’ingredienti assolutamente irrinunciabili: l’episodio delittuoso attorno al quale si snoda l’intera trama, gli indizi da ricomporre in quanto tasselli significativi di un intero mosaico, la forza della giustizia contrapposta a quella del fuorilegge. Questi elementi solitamente vengono accompagnati da determinate caratteristiche tipiche del giallo: la forte aderenza ad una realtà, magari improbabile ma possibile; la suspense che cresce di pari passo con lo svolgimento della storia; una serie d’indizi disparati che finiscono per convergere verso il colpevole; una trama che, preferibilmente, si nutre di colpi di scena fino alla risoluzione finale…

Il segno dei quattro: scheda libro

IL SEGNO DEI QUATTRO: TEMATICHE

Nel “Il segno dei quattro” di Sir Arthur Conan Doyle questi ingredienti sono completamente capovolti: in un ambiente inverosimile di malavitosi onesti e corretti, infatti, gli assassini vengono individuati immediatamente.

Al lettore viene così tolto il piacere della scoperta progressiva, ricompensata, però, da uno Sherlock Holmes che sorprende continuamente. Durante la lettura l’attenzione è completamente assorbita non solo della conoscenza del detective in ogni campo del sapere, non solo della sua intuizione sorprendente, ma soprattutto dell’infallibilità di un metodo investigativo basato su ragionamenti logico deduttivi, rigorosi e selettivi.
Il libro, ambientato nell’Inghilterra vittoriana di fine ‘800, precisamente a Londra, ha inizio al 22° di Baker Street, domicilio di Sherlock Holmes e del dottor Watson. Qui, improvvisamente si presenta una ragazza in lacrime, la signorina Mary Morstan, la quale presenta ai due il proprio, inesplicabile caso, e ne richiede l’aiuto. Essa, figlia di un generale dell’esercito scomparso inspiegabilmente pochi anni prima, racconta di aver ricevuto un messaggio che richiedeva la sua presenza quella sera stessa presso il Liceum Theatre, qualora volesse, accompagnata da due amici; lì avrebbe ricevuto notizie sulla scomparsa di suo padre. I tre, così, vengono accompagnati da un uomo che li attende sul posto presso l’abitazione di Thaddeus Sholto, un bizzarro personaggio che si presenta come figlio del maggiore Sholto, uomo di grande avarizia e grandissimo amico del generale Morstan.

IL SEGNO DEI QUATTRO: RIASSUNTO SEMPLICE

Egli racconta di un tesoro del quale i due militari entrarono in possesso, in circostanze poco chiare, ai tempi del soggiorno coloniale inglese in India, e che fu portato, in seguito, in Inghilterra dal maggiore. Successivamente all’occultata morte del generale Morstan a causa di un incidente, il tesoro viene nascosto in un luogo ignoto a tutti, tranne che al maggiore. Trovandosi in punto di morte, egli è costretto a rivelare ai due figli, Bartholomew e Thaddeus, l’ubicazione segreta del tesoro, ma proprio quando è sul punto di farlo, viene colto da un improvviso malore e non riesce a completare la comunicazione. Proprio pochi giorni prima del messaggio alla signorina Morstan il tesoro era stato ritrovato e Sholto riteneva giusto che anche lei ricevesse la sua parte di patrimonio. Insieme, così, si recano in casa di Bartholomew Sholto, momentaneo custode del tesoro. Tuttavia, l’inaspettata morte per omicidio dello stesso e la relativa scomparsa del tesoro complicano ulteriormente la faccenda. Iniziano così le acutissime indagini di Holmes che culmineranno in seguito nell’arresto dell’assassino Jonathan Small, il quale non avendo via di scampo porta luce su ogni singolo dettaglio della vicenda.