Tema su Giovanni Pascoli
Giovanni Pascoli: tema che descrive le poesie più importanti della raccolta "I canti di Castelvecchio" (2 pagine formato doc)
TEMA SU GIOVANNI PASCOLI
Tema.
Poesie di Giovanni Pascoli. I canti di Castelvecchio vennero presentati per la prima volta nell’anno 1903 e rappresentano la terza opera letteraria poetica dell’autore italiano Giovanni Pascoli. Quest’opera è composta da oltre settanta liriche, che riprendono con intensità più complessa i temi ed i motivi delle Myricae: il profondo sentimento di amore nei confronti della natura e della vita agricola, connesso ed intrinsecamente avviluppato al motivo della sofferenza e della scomparsa: proprio Pascoli stesso riuscì a rappresentare questi canti come “canti d’uccelli” elencando differenti e numerosi tipologie di volatili.In numerosi componimenti poetici il sentimento della natura, costantemente presente e profondo nell’opera di Giovanni Pascoli, si interpreta in una ispirazione cosmica, in cui l’autore fa riferimento in un momento, in modo alquanto originale.
anche in quest’opera letteraria, allo stesso modo come nell’opera denominata Myricae, è da analizzare e considerare la caratteristica e particolare innovazione della forma usufruita e della struttura intensa che sopraggiunge ad una singolarità artistica piuttosto profonda.
Tema sul Decadentismo: Pascoli e D'Annunzio
TEMA SU PASCOLI E LE SUE OPERE
Tra le varie poesie più importanti dei Canti di Castelvecchio si possono menzionare: Il gelsomino notturno, La voce, Valentino, La tessitrice, Il bolide e Il ciocco.
Il gelsomino notturno rappresenta una composizione in cui Pascoli attraverso una rappresentazione e descrizione di un panorama notturno, comunica la sua importante illuminazione sul segreto e inspiegabile legame rappresentativo che si viene a deliberare tra il mondo imprecisato della natura e l’esistenza più personale e segreta dei sentimenti e delle passioni dell’essere umano.
La voce è invece una composizione in cui viene commemorata la figura ideale della figura materna, il cui ricordo lo ha sempre sorretto in ogni giornata della sua esistenza sia negli attimi più felici e spensierati che negli attimi più difficoltosi da attraversare.
GIOVANNI PASCOLI: POESIE
In Valentino invece viene rappresentata l’immagine di un umile uomo contadino vestito bene ma rimasto a piedi nudi. Con questo egli vuole confermare che la felicità risulta nel riuscire ad accontentarsi di poco, di quello che si ha o che si può avere.
Ne La tessitrice il poeta sogna di incontrare nuovamente una giovane ragazza di cui era innamorato da adolescente e di accomodarsi su una panchina accanto a lei e, in questo modo, a rammentare i desideri e i sogni della loro giovinezza, ma la ragazza ormai non c’è più poiché è morta anni prima.
Ne Il bolide lo scrittore rappresenta attraverso una ispirazione cosmica l’enigma della terra dispersa negli spazi illimitati dell’universo solo successivamente ad aver osservato il cadere di una stella cadente. Ne Il ciocco invece Pascoli esamina e analizza il destino di un gruppo di formiche che vengono sterminate da una fiamma di un ciocco di quercia e le confronta al drammatico fato di noi esseri umani.
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