Verga e la letteratura Naturalista
Breve elaborato sulla poetica dell'autore siciliano (1 pagine formato doc)
Accingendoci allo studio del movimento
Naturalista e del Verismo atto dal Verga, possiamo notare un numero
sostanziale di differenze fra loro.
Il Naturalismo nasce da fondamenti teorici riconducibili al teorico Hippolyte Teine in un retroterra culturale di stampo positivista che tendeva al miglioramento della condizione umana grazie al progresso scientifico, per questo l'opera letteraria divenne una descrizione scientifica degli ambienti degradati per aspirare ad una soluzione per gli stessi.
Con Zola si ha la convinzione che gli atteggiamenti dell'uomo vadano classificati in base all'ambiente in cui vivono rendendo il compito dell'artista la ricerca delle leggi fisse che consentono la codifica degli atteggiamenti umani.
Il Verga, a differenza, nella riproduzione letteraria della realtà vede "niente di più della "schietta ed evidente manifestazione dell'osservazione coscienziosa" come ci ricorda l'Asor Rosa con le stesse parole dell'autore nella lettera a S. Paola.
Infatti, la sua opera non ha nulla a che vedere con la notazione scientifica e con l'evoluzione della società poiché l'umanità è dominata dalla legge della "lotta per la vita", dove il più forte schiaccia il più debole, così come illustrerà Darwin nella sua teoria evoluzionistica.
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Il Naturalismo nasce da fondamenti teorici riconducibili al teorico Hippolyte Teine in un retroterra culturale di stampo positivista che tendeva al miglioramento della condizione umana grazie al progresso scientifico, per questo l'opera letteraria divenne una descrizione scientifica degli ambienti degradati per aspirare ad una soluzione per gli stessi.
Con Zola si ha la convinzione che gli atteggiamenti dell'uomo vadano classificati in base all'ambiente in cui vivono rendendo il compito dell'artista la ricerca delle leggi fisse che consentono la codifica degli atteggiamenti umani.
Il Verga, a differenza, nella riproduzione letteraria della realtà vede "niente di più della "schietta ed evidente manifestazione dell'osservazione coscienziosa" come ci ricorda l'Asor Rosa con le stesse parole dell'autore nella lettera a S. Paola.
Infatti, la sua opera non ha nulla a che vedere con la notazione scientifica e con l'evoluzione della società poiché l'umanità è dominata dalla legge della "lotta per la vita", dove il più forte schiaccia il più debole, così come illustrerà Darwin nella sua teoria evoluzionistica.
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