Vivere la scuola: quali problemi in due anni?
Appunto inviato da skatersez
Tema come compito a casa sulle problematiche affrontate in due anni in una classe di liceo (2 pagine formato doc)
Untitled Vivere la scuola: quali problemi in due anni? E sì, sono già passati ben 11 mesi da quando varcai per la prima volta le porte di questo edificio.
Ricordo come ero insicuro e titubante di fronte ad una vita scolastica che mi aspettavo completamente nuova e diversa da quella che avevo vissuto fino a poco tempo prima. Ed in effetti è stato proprio un brutto colpo. Tra noi compagni i rapporti non erano tra i più belli, perché non ci conoscevamo: ognuno andava per la sua strada, indifferente agli altri. Si pretendeva di giudicare solo dall'aspetto fisico e dai pochi interventi che venivano fatti in classe. Tra di noi si comunicava poco e quando parlavamo l'unico argomento erano i compiti assegnatici. Io ero particolarmente chiuso in me stesso, per colpa del mio carattere che è sempre poco socievole all'inizio di una nuova amicizia. Col tempo, fortunatamente, dalla mia corazza, si è aperta una finestrella ed ho cominciato a comunicare con i miei compagni. Ho scoperto con mia meraviglia di non essere solo a battermi per salvarmi nella tempesta della vita scolastica, ma che siamo tutti nella stessa barca. Mi ha dato molta forza il sentirmi parte di un'unica grande famiglia. Da quel momento ho guardato i miei compagni con una visione nuova ed ho scoperto che ognuno ha qualcosa di buono da insegnarmi. Così ho cominciato ad essere più aperto e sono entrato nella vita di classe. Non si può dire che eravamo amici, ma lo stavamo diventando. S'erano formati gruppettini composti da poche persone, quasi sempre vicini di banco, che passavano insieme la ricreazione, si telefonavano, si aiutavano. Verso metà anno è arrivata una nuova compagna da un altro liceo e la classe ha reagito molto bene a questo nuovo arrivo. Credo proprio che si sia trovata bene, perché tutti noi abbiamo cercato di aiutarla a recuperare quello che non era stato svolto nell'altra scuola e ad ambientarsi nella nostra. Alla fine dell'anno era sorto un problema abbastanza grave: i professori erano convinti che nella nostra classe ci fosse troppa tensione; ed avevano trasmesso anche a noi questa convinzione. Dico “trasmesso” perché noi non ce ne eravamo neanche accorti, non la consideravamo una cosa strana. In questo periodo ci siamo sentiti veramente uniti, contro le persone che ci accusavano di essere anormali. Abbiamo cominciato a parlare veramente, abbiamo anche litigato, e siamo diventati amici, nel vero senso della parola. Regnavano ancora i gruppi, ma nelle ore buche spesso ci trovavamo tutti seduti per terra a chiacchierare del più e del meno. E' stato soprattutto negli ultimi giorni di scuola che mi sono accorto che eravamo una classe speciale. Speciale perché avevamo i nostri problemi, individuali e collettivi, ma ci volevamo bene. L'ultimo giorno di scuola è stato bellissimo, poiché buona parte della classe ha confessato di essere tristissima per la tanto attesa separazione estiva. Durante l'estate si è organizzata una gita a Gardaland, ma sfortunatamente eravamo