La globalizzazione dei trasporti

saggio breve di ambito socio-economico sulla storia dell'invenzione del conteiner individuando in esso l'elemento chiave per la creazione di un mondo più globalizzato, più connesso e quindi più "piccolo" (2 pagine formato pdf)

Appunto di andytgl
La globalizzazione dei trasporti - Saggio breve di ambito socio-economico con caratteri tecnico-scientifici Destinazione: approfondimento su rivista mensile scientifica-culturale (non particolarmente impegnativa) La globalizzazione dei trasporti Un mondo in 6 x 2,4 x 2,4 metri.
6 x 2,4 x 2,4 metri: questa è la misura dell’unità di trasporto che sta alla base degli scambi commerciali – e quindi economici- mondiali: il container.
Nel mondo vengono quotidianamente movimentati centinaia di migliaia di containers e, come riporta Wordbank, la maggior parte di questi passa per i porti di Cina, Stati Uniti e Nord Europa.


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Il container, nato da un’idea di un imprenditore americano, Malcolm Mclean, in cerca di un’idea più economica per gestire e imballare i prodotti trasportati dalla propria compagnia, venne introdotto per la prima volta sulla rete di trasporti globali nel 1956 e costituisce un ottimo rappresentante – e per certi versi può anche essere ritenuto la base- del fenomeno della globalizzazione dei commerci.

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Come afferma l’ex caporedattore di The Economist Marc Levinson in The Box: La scatola che ha cambiato il mondo, i containers “hanno reso il mondo più piccolo e l’economia più grande”, divenendo di fatto elementi imprescindibili dei trasporti globali via mare già a partire dalla metà degli anni Sessanta, durante la guerra in Vietnam.
Se oggi le grandi imprese dedicano nei loro bilanci solo una minuscola nota a piè di pagina alla voce “spese di spedizione” lo dobbiamo anche, e soprattutto, ai containers.