Confronto sonetti Petrarca Groto
Confronto tra il sonetto premiale del Canzoniere di Petrarca: “Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono”, e il sonetto del lirico manierista Luigi Groto: “Fortezza e senno Amor dona, non tolge” (1 pagine formato doc)
Il sonetto di apertura del Canzoniere di Petrarca, contiene, nel primo verso, un' apostrofe al lettore, quindi il poeta si mette in relazione direttamente con lui.
Nei versi successivi, non è casuale il riferimento al passato, in cui lui si riferisce al suo problema esistenziale: il non riuscire a trovare una conciliazione fra il suo amore per Laura e la sua fede per Dio. Nella seconda quartina del sonetto il poeta esprime la sua speranza che qualche lettore leggendo la sua poesia lo possa comprendere per aver provato la sua stessa sofferenza amorosa. Nella prima terzina il poeta dice di essere stato deriso da tutte le persone che lo conoscevano per la sua sofferenza amorosa, e che si vergognava di questo avendo capito che il suo è stato un grave errore. Il sonetto ci offre un resoconto dell'intera esperienza amorosa del poeta, presentata come un folle vaneggiare da cui è stato necessario liberarsi per divenire un uomo nuovo, libero dall'errore...