Fra Cristoforo e L'innominato
Confronto tra il cammino di conversione di fra Cristoforo e dell’Innominato; analogie e differenze tanto nei contenuti quanto nelle scelte espressive dell’autore (3 pagine formato doc)
I
personaggi Manzoniani rappresentato tutti qualcosa in qualche modo,
un po' per rendere le storie vere, un po' per descrivere la
situazione e le idee dell'autore stesso.
Succede dunque così nei Promessi Sposi, una delle opere principali di Manzoni. Prenderemo ora nel dettaglio due personaggi specifici della storia: fra Cristoforo e l'Innominato.
Rappresentano entrambi la conversione alla religione cattolica, tema fondamentale delle sue opere in generale, ma in modi differenti; li analizzeremo in tutti i loro aspetti.
Fra Cristoforo rappresenta la chiesa buona, in contrasto con personaggi del calibro di Don Rodrigo e Don Abbondio, esponenti della Chiesa cattiva e corrotta.
Lodovico di nome reale, è nato ricco ma non nobile, e a questo personaggio sono sempre fatte pesare le sue origini (come ci racconta la sua storia) e a furia di cattiverie e malelingue diventa anch'egli violento, tanto da uccidere l'assassino del suo servo fidato (Cristoforo appunto, dal quale prenderà il nome) a causa di una lite scoppiata per strada, causa precedenze che vigevano a quel tempo. Per timore delle conseguenze chiede asilo politico in un convento: qua troviamo del vero storico perché in una situazione del genere succedeva davvero così e quando l'assassino usciva, vi era appostata fuori la folla, pronta per fare giustizia da se'.
Lodovico però, si converte realmente alla fede cattolica, non per rifugio bensì per una sincera volontà di far del bene, tanto che si reca dai parenti della vittima per chiedere perdono.
La sua conversione potrebbe sembrare solo una convenienza, ma non è così: rende perfino pubblico il suo pentimento ed è visto come l'eroe cristiano che mantiene la sua fede anche nei momenti più avversi. Realizza l'ideale angelico della diffusione del messaggio di Dio nel momento in cui si reca da quella famiglia, che nonostante un primo attimo di tensione e di desiderio di vendetta, si scioglie dinanzi alla sua "santità" e lo perdona del tutto.
Succede dunque così nei Promessi Sposi, una delle opere principali di Manzoni. Prenderemo ora nel dettaglio due personaggi specifici della storia: fra Cristoforo e l'Innominato.
Rappresentano entrambi la conversione alla religione cattolica, tema fondamentale delle sue opere in generale, ma in modi differenti; li analizzeremo in tutti i loro aspetti.
Fra Cristoforo rappresenta la chiesa buona, in contrasto con personaggi del calibro di Don Rodrigo e Don Abbondio, esponenti della Chiesa cattiva e corrotta.
Lodovico di nome reale, è nato ricco ma non nobile, e a questo personaggio sono sempre fatte pesare le sue origini (come ci racconta la sua storia) e a furia di cattiverie e malelingue diventa anch'egli violento, tanto da uccidere l'assassino del suo servo fidato (Cristoforo appunto, dal quale prenderà il nome) a causa di una lite scoppiata per strada, causa precedenze che vigevano a quel tempo. Per timore delle conseguenze chiede asilo politico in un convento: qua troviamo del vero storico perché in una situazione del genere succedeva davvero così e quando l'assassino usciva, vi era appostata fuori la folla, pronta per fare giustizia da se'.
Lodovico però, si converte realmente alla fede cattolica, non per rifugio bensì per una sincera volontà di far del bene, tanto che si reca dai parenti della vittima per chiedere perdono.
La sua conversione potrebbe sembrare solo una convenienza, ma non è così: rende perfino pubblico il suo pentimento ed è visto come l'eroe cristiano che mantiene la sua fede anche nei momenti più avversi. Realizza l'ideale angelico della diffusione del messaggio di Dio nel momento in cui si reca da quella famiglia, che nonostante un primo attimo di tensione e di desiderio di vendetta, si scioglie dinanzi alla sua "santità" e lo perdona del tutto.