Tema su padre Cristoforo: descrizione del personaggio
Fra Cristoforo: tema che descrive e analizza il personaggio de I promessi Sposi di Alessandro Manzoni (3 pagine formato doc)
PADRE CRISTOFORO: DESCRIZIONE
Tema. La biografia di Lodovico è anche la storia di una vocazione religiosa.
Rileggila in questa ottica, esponendo le tappe attraverso cui matura nel personaggio la volontà di farsi frate. Padre Cristoforo è uno dei personaggio del romanzo “I promessi sposi” di Manzoni e, anche se il suo nome viene menzionato precedentemente, fa la sua entrata in scena nel IV° capitolo, buona parte del quale è dedicato alla sua descrizione. Il padre è descritto mentre si sta dirigendo alla casa di Lucia ed Agnese, avendo ricevuto il loro messaggio di urgente bisogno da parte di fra Galdino. Nella narrazione è infatti detto che il nostro padre s’incammina per arrivare a casa delle due donne ancor prima dell’alba, dal convento di Pescarenico. Padre Cristoforo è un uomo ormai vicino ai sessant’anni, con un capo rasato, tranne, secondo il rito dei cappuccini, una piccola corona di capelli. Ha una barba lunga e bianca che gli copre la faccia e il mento e la fronte marchiata da rughe, segno probabilmente delle sue abituali riflessioni. Ha due occhi incavati, spesso chinati a terra, ma che talvolta sfolgorano con vivacità repentina. Il vero nome del personaggio in questione è Ludovico, il quale, da giovane, conduceva una vita signorile. Questo tipo di vita però non lo soddisfaceva e la lasciò presto, perché era necessario avere una buona dose di pazienza e di sottomissione che non si addiceva alla sua persona.Tema su padre Cristoforo de I promessi sposi
FRA CRISTOFORO: TEMA
In questo suo distacco non mancano,comunque, alcuni rimpianti; infatti, egli voleva mantenere in un modo o nell’altro qualche rapporto con quella classe sociale e fu per questo che si creò varie inimicizie e invidie. Un’altra sua “passione” era quella di odiare i soprusi inflitti alla povera gente. Per accontentare tutte queste sue “passioni”, decise allora di schierarsi dalla parte dei più deboli e dei più poveri per proteggerli dai soprusi della gente più ricca. Questo compito gravoso lo costringeva ad essere sempre in compagnia di alcuni bravi, pronti a difenderlo dalle varie insidie che la sua scelta di vita poteva causargli. Già in questo periodo della sua vita, egli pensa più volte di farsi frate, forse per togliersi da tutti gli impicci, anche se ancora la considerava solo una fantasia. Un giorno accadde che, mentre stava passeggiando con due bravi ed un suo servo fedele di nome Cristoforo, incontrò, lungo la parte opposta di una via, un prepotente signorotto, anch’esso accompagnato da bravi. Tra i due nacque una rissa a causa di una sciocchezza, ma nel combattimento, quando Ludovico ferito stava per essere finito dal signorotto, Cristoforo si mise in mezzo per salvare il suo caro padrone perdendo la propria vita, così Ludovico uccise istintivamente il signorotto. Per salvarlo da quello a cui sarebbe andato incontro con questo gesto e per farlo curare, Ludovico venne portato dentro al convento dei frati.
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