Block and mastery learning
Note sulla filosofia del mastery learning ossia dell’apprendimento per la padronanza che nasce grazie a J.B. Carroll e in seguito si sviluppa per merito di B.S. Bloom e J.H. Block. Il mastery learning si può ritenere una filosofia dell’apprendimento,secondo la quale tutti, o quasi tutti gli allievi, possono raggiungere i traguardi formativi se si creano le condizioni adatte (4 pagine formato doc)
La sua strategia si può
considerare come un approccio collettivo all'istruzione
individualizzata,ossia ad una istruzione che ha lo scopo di
esaltare le qualità del singolo alunno nel corso dell'attività
didattica sulla scia del principio che gli studenti imparano
proprio collaborando tra loro.
Con le "tecniche" dell'istruzione individualizzata il docente acquisisce una maggiore efficacia educativa- formativa, poiché si sofferma ad esaminare le posizioni di partenza dei singoli alunni. L'istruzione individualizzata tiene quindi conto delle differenze presenti tra gli alunni di una stessa classe,differenze che si rispecchiano anche nelle attitudini e nei tempi di apprendimento. Di conseguenza l'insegnamento individualizzato si deve configurare come un lavoro accomodato ad ogni individuo,ossia preparato appositamente per lui, nei termini di una didattica centrata sull'individuo, che si adatti alle caratteristiche individuali dell'alunno, e che coordini i ritmi di insegnamento ai ritmi di apprendimento e le modalità di trasmissione alle modalità di apprendimento. Esso infatti non deve consistere nel fare eseguire individualmente il medesimo compito a tutti.
J.H. Block nella sua opera "Teoria e pratica in Mastery learning (procedimenti scientifici di educazione individualizzata)", Loescher, Torino, 1985,afferma che :"le sessioni a piccoli gruppi e l'assistenza individualizzata,per esempio,aggiungevano all'apprendimento di ogni studente un'importante componente personale-sociale, che non rientrava nella classica istruzione a gruppi numerosi."
L'insegnante ha il dovere, sulla
base delle conoscenze dei singoli alunni, di individuare metodi
didattici adatti ai bisogni di ciascuno,ed è quindi legittimato
dalla consapevolezza che nelle varie classi i soggetti sono molto
diversi tra loro, di conseguenza anche i loro bisogni formativi
sono molto differenti. Con le "tecniche" dell'istruzione individualizzata il docente acquisisce una maggiore efficacia educativa- formativa, poiché si sofferma ad esaminare le posizioni di partenza dei singoli alunni. L'istruzione individualizzata tiene quindi conto delle differenze presenti tra gli alunni di una stessa classe,differenze che si rispecchiano anche nelle attitudini e nei tempi di apprendimento. Di conseguenza l'insegnamento individualizzato si deve configurare come un lavoro accomodato ad ogni individuo,ossia preparato appositamente per lui, nei termini di una didattica centrata sull'individuo, che si adatti alle caratteristiche individuali dell'alunno, e che coordini i ritmi di insegnamento ai ritmi di apprendimento e le modalità di trasmissione alle modalità di apprendimento. Esso infatti non deve consistere nel fare eseguire individualmente il medesimo compito a tutti.
J.H. Block nella sua opera "Teoria e pratica in Mastery learning (procedimenti scientifici di educazione individualizzata)", Loescher, Torino, 1985,afferma che :"le sessioni a piccoli gruppi e l'assistenza individualizzata,per esempio,aggiungevano all'apprendimento di ogni studente un'importante componente personale-sociale, che non rientrava nella classica istruzione a gruppi numerosi."