sviluppo del pensiero intelligente
Tema sullo sviluppo del pensiero intelligente (2 pagine formato doc)
SPITS : RELAZIONI MADRE - BAMBINO NEL PRIMO ANNO DI VITA Lo sviluppo del pensiero intelligente Secondo Piaget, la realtà del bambino è diversa dalla nostra perché il suo pensiero cambia di continuo; uno dei motivi di ciò è che il bambino tenta incessantemente di comprendere la realtà che lo circonda e di adattarsi a essa.
Questo processo d'adattamento avviene grazie all'azione di tre processi: assimilazione, accomodamento e equilibrio. ASSIMILAZIONE: Piaget intende “le iniziative prese dall'individuo per cercare di integrare l'ambiente nelle strutture già esistenti nel proprio organismo, per così dire incorporandolo”. Gli oggetti nuovi o le idee nuove sono compresi interpretandoli alla luce delle idee o dei concetti già acquisiti. ACCOMODAMENTO: il processo complementare all'assimilazione, accade quando le caratteristiche dell'ambiente non si armonizzano bene con i concetti già esistenti nel singolo. L'accomodamento consiste nel modificare i propri concetti in risposta alle esigenze poste dall'ambiente. L'assimilazione e l'accomodamento operano sempre insieme. Dapprima il bambino tenta di comprendere un'esperienza nuova ricorrendo a idee e soluzioni vecchie (assimilazione); qualora queste non funzionano, il bambino si trova obbligato a modificare la propria struttura o modo d'interpretazione della realtà (accomodamento). Così attraverso assimilazione e accomodamento il bambino acquisisce una serie di capacità per adattarsi all'ambiente. Questo processo è diviso in fasi gerarchicamente ordinate. EQUILIBRIO: è una modificazione del pensiero che permette la stabilità tra i propri pensieri cognitivi e le varie esperienze vissute nell'ambiente. L'equilibrio è uno stato temporaneo che viene continuamente disturbato. La condizione di squilibrio ricompare di continuo ed è indispensabili per lo sviluppo intellettivo. Le fasi dello sviluppo intellettivo FASE SENSO - MOTORIA Da 0 a 2 anni circa: il bambino acquisisce delle capacità per adattarsi all'ambiente; ha bisogno d'oggetti per esercitare l'intelligenza successivamente è capace di cercare l'oggetto nascosto; si è mentalmente rappresentato l'oggetto. E' solo dall'ottavo mese che il bambino fa un grande passo avanti: si rende conto che l'oggetto esiste anche se non l'ha più davanti a se. Tale progresso viene chiamato permanenza dell'oggetto. In questa fase si ha anche la comparsa dell'apprendimento e della risoluzione dei problemi. Dapprima il bambino procede per prove ed errori, poi, col passare del tempo, cerca di risolvere i problemi in modo più “intelligente”, grazie alla comparsa dell'intuizione. FASE PRE-OPERATORIA Da 2 ai 6-7 anni: l'intelligenza senso-motoria non è adeguata per fare progetti né per ricordare e utilizzare informazioni. Per questi fini, occorrono quelle che Piaget chiamava operazioni, cioè azioni che vengono eseguite mentalmente piuttosto che fisicamente. In questa fase il bambino compie solo i primi passi di nell'uso delle operazioni, per ciò questa fase