Basilica di Santa Croce: Firenze
Analisi dell'opera. Autore: architetto Arnolfo di Cambio. Datazione: 1294-1442. (6 pagine formato doc)
Santa Croce è una tra le più note chiese fiorentine con una densità d’opere d'arte straordinaria anche per una città come Firenze.
La facciata è gotica, le fiancate sono a timpani triangolari con bifore.
L'interno è a croce egizia (T), a tre navate con pilastri ottagonali sottili e leggeri.
L’abside poligonale ripone il tema dello spazio unificato dominato dai valori della luce.
Gli altari sono ben dodici con dipinti di Vasari, Santi di Tito, Cigoli e altri, sul tema della Passione.
Nella gran ricchezza d’opere si rammentano solo la sagrestia trecentesca, con terracotta di Giovanni della Robbia, e gli affreschi della maturità giottesca (1325).
All’interno la navata centrale è chiusa da capriate in legno, poiché la sua notevole ampiezza (38 m) non ha consentito una copertura in pietra.
Santa Croce contiene le tombe di personaggi facoltosi e del mondo artistico.
Appena dopo l’ingresso, sulla destra, si trova la tomba di Michelangelo, disegnata dal Vasari nel 1564, che prevedeva di ornarla con opere del maestro.
Segue il cenotafio di Dante (Stefano Ricci, inizi XIX secolo), che già Michelangelo aveva chiesto invano di erigere, il monumento a Vittorio Alfieri del Canova e la tomba di Niccolò Machiavelli (Innocenzo Spinazzi, 1787), celebre uomo politico e autore de Il Principe e La Mandragola.