Riforma Protestante e Controriforma: saggio breve
Saggio breve sulle analogie e sulle differenze tra Riforma Protestante e Controriforma (2 pagine formato docx)
RIFORMA PROTESTANTE E CONTRORIFORMA: SAGGIO BREVE
La Riforma Protestante e la controriforma possono essere considerate rivoluzioni culturali e sociali? Durante il XVI secolo, la Chiesa Cattolica fu travolta dalla riforma protestante, che portò alla nascita del protestantesimo e a rivoluzionari risvolti politici e ideologici.
La riforma protestante (al contrario della Controriforma, presentata dalla Chiesa per limitare i danni causati dalla prima) fu una vera e propria rivoluzione culturale, che mutò il pensiero europeo non soltanto sul campo religioso, ma anche su quello economico, politico e sociale, e pertanto può essere paragonata al Rinascimento, il periodo artistico e culturale della storia d’Europa che ha inizio all’incirca alla fine del XIV secolo che fu vissuto come una grande epoca di cambiamento e maturò un nuovo modo di concepire il mondo e l’umanità. Si può inoltre aggiungere che il Rinascimento ha favorito la riforma protestante, in quanto, per tutto il Medioevo, la Chiesa aveva avuto un ruolo di guida spirituale e potenza politica, ma grazie all’invenzione della stampa e alla circolazione di nuove idee, non le si riconosce più il primato che nessuno prima d’ora aveva osato mettere in dubbio e alcuni comportamenti del clero vengono contestati.RIFORMA E CONTRORIFORMA CATTOLICA
L’esigenza di una religiosità più interiore ebbe diverse radici. Alla base della richiesta di rinnovamento era l’insofferenza per la mondanizzazione del clero e la politica di nepotismo esercitata dai papi. Accanto alle ragioni morali si devono, tuttavia, considerare le ragioni politiche ed economiche: la Chiesa aveva accumulato vastissime proprietà lasciatale dalle persone pie, e le rendite di queste terre, anziché tornare a vantaggio dei poveri, confluivano a Roma ad alimentare il fasto della corte papale. Tra le forze che alimentarono la protesta religiosa, infine, non bisogna trascurare l’atteggiamento degli uomini di cultura, degli umanisti italiani e stranieri, che, grazie al diffondersi delle idee durante il Rinascimento, da tempo criticavano l’ignoranza del clero e proponevano una più intima ricerca di Dio, al di là delle fastose cerimonie. Chi dette inizio alla riforma fu un frate tedesco di nome Martin Lutero, che nel 1517 affisse le sue 95 tesi sulla porta della cattedrale di Wittemberg.
Riforma e Controriforma cattolica: riassunto
RIFORMA E CONTRORIFORMA DIFFERENZE
Egli non riconosceva tutti i sacramenti, non accettava la vendita delle indulgenze, affermava che le Sacre Scritture dovevano essere tradotte anche nella lingua del popolo, e non solo in latino, così che ognuno potesse interpretarle e vivere una religione interiore, senza aver bisogno del clero come tramite. La riforma utilizzò vari mezzi di propaganda per far conoscere le nuove idee, compresi i dipinti, per arrivare anche le classi più umili. Per esempio, nella “Crocifissione con la conversione del centurione” Cranach raffigura la scena della crocifissione di Cristo, ma in basso sono assenti tutti i principali personaggi dell’iconografia cattolica e si vede solo un centurione a cavallo. In alto si leggono le ultime parole dette da Gesù prima di morire, scritte in tedesco e non in latino, siccome la traduzione delle Sacre Scritture e l’uso delle lingue locali era un obiettivo molto caro ai luterani. Il dipinto raffigura la conversione del centurione, che entra in contatto con Gesù senza l’aiuto di un prete, portando ad esempio la dottrina della “giustificazione della sola fede”.