L'affermazione della dignità umana: tema

Tema svolto sul lungo e arduo percorso della dignità umana (2 pagine formato doc)

Appunto di kiat91

DIGNITA' UMANA: CARTA DI NIZZA

Leggendo la carta di Nizza, nel capo I, dedicato alla dignità, leggiamo: “la dignità umana è inviolabile.

Essa deve essere rispettata e tutelata”, o “Ogni individuo ha diritto alla vita” e ancora “ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica”. Per noi che viviamo in una società democratica questi concetti ci appaiono scontati ma in realtà il cammino dell’affermazione della dignità umana è stato lungo e non sempre facile. Ma cos’è la dignità? La dignità umana è il sentimento che proviene dal considerare importante il proprio valore morale, la propria onorabilità e di ritenere importante tutelarne la salvaguardia e la conservazione.
Si può considerare senza dubbio come un valore supremo, perché se la vita è un bene che prima o poi si deve abbandonare, la dignità umana rappresenta un valore che si vuole conservare anche al di là della vita e della morte.

La dignità umana: saggio breve

DIGNITA' UMANA: SIGNIFICATO

Quest’importantissimo sentimento nel Medioevo era soffocato poiché tutto ruotava intorno alla religione e alla figura di Dio: l’uomo era subordinato a Lui e alla sua volontà. E’ testimonianza di ciò l’ingente numero di chiese medioevali: ogni villaggio cercava di costruire chiese più belle e suntuose di quelle dei paesi vicini poiché si credeva che con l’anno mille sarebbe giunta l’apocalisse. Un simbolo del forte senso religioso è la nascita dei monasteri: i monaci erano i detentori del sapere poiché copiavano a mano tutti i codici antichi. L’enciclopedia medievale è proprio rappresentata dai mosaici, dalle statue, dalle pitture e dai libri conservati nelle chiese e nei monasteri.
La società medioevale può essere definita cosmopolita: si ebbe un’apertura verso i popoli orientali da dove si apprende il culto del lusso, l’importanza della filosofia e della matematica. Nasce anche la figura del pellegrino: persone che si spostano costantemente per fare visita ai luoghi sacri della cristianità come ad esempio Roma, Gerusalemme e Santiago di Compostela. Proprio nel Medioevo nascono le città che erano sedi sia culturali, poiché vi sorgevano le università, sia religiose, poiché erano sedi del vescovo, ma anche sedi politiche ed economiche.

La concezione dell'uomo nell'Umanesimo: saggio breve

AFFERMAZIONE DELLA DIGNITA' DELL'UOMO IN EPOCA UMANISTICA

Con l’Umanesimo la visione oggettiva che vedeva Dio al centro dell’universo comincia a cambiare. Gli umanisti, non solo ritornarono ai classici antichi senza riadattarli alla loro mentalità e mantenedo i loro precetti integri, ma costruirono un mondo nuovo accentuando i valori individuali. Questo movimento nacque a Firenze, sotto il regno di Lorenzo dei Medici e fu proprio qui che operò Pico della Mirandola, uno tra i più importanti umanisti. Nel suo “manifesto del Rinascimento” egli afferma che Dio ha dato all’uomo la possibilità di scegliere la propria natura, secondo la sua volontà.
Un altro simbolo del cambiamento in corso è l’introduzione della prospettiva di Filippo Brunelleschi: essa rappresenta una nuova visione del mondo.
Un altro importantissimo umanista e pensatore olandese, vissuto tra il 1466 e il 1536, è Erasmo da Rotterdam. Egli si definì cittadino europeo poiché visse da Parigi a Basilea, senza una fissa dimora. Nel suo poema “l’elogio della pazzia”, egli si scaglia contro il potere della Chiesa, che interessandosi del potere temporale, sovrasta i legittimi proprietari senza compiere la sua vera