Religione nell'anno Mille

Storia religiosa e psicosi collettiva dell'anno Mille (10 pagine formato doc)

Appunto di trapunot

RELIGIONE ANNO MILLE

L’anno Mille.

Si racconta che gli anni prossimi al Mille sarebbero stati caratterizzati da un vero delirio universale in cui si attendeva la fine del mondo, e questa credenza fu sostenuta, in passato, da celebri autori; ma oggi gli storici negano che sia mai esistita una psicosi dell’Anno Mille, almeno nelle forme descritte dagli studiosi della vecchia tradizione. Se ci fosse stata una paura così assillante e generale, i documenti dell’epoca dovrebbero sicuramente parlarne, ma non è così.
CONOSCENZA DELL’ANNO MILLE
Dionigi il Piccolo calcolò in modo sbagliato la collocazione dell’Anno Mille.
Infatti, secondo studi più recenti, la fascia esatta sarebbe stata tra 980 e 1040 circa.
Le carte prese in considerazione per questa ricerca
Le carte dei 60 anni della fascia tra il 980 e il 1040 non pretendevano di raccontare degli avvenimenti ma servivano a stabilire dei diritti come diplomi che notificavano le decisioni reali o le carte e le notizie che riguardavano quasi tutte dei trasferimenti di proprietà. Nessun periodo anteriore della storia europea ne offre altrettanti, non perché i redattori fossero meno attivi ma perché utilizzavano la pergamena (che è più solida e durevole del papiro dell’Alto Medioevo) e gli scritti erano conservati con cura perché avevano un valore essenziale per i monaci e i chierici. Infatti garantivano le loro prerogative e diplomi e privilegi reali, carte di donazione, accordi conclusi con le potenze rivali.

La rinascita dell'Anno Mille: riassunto

ANNO MILLE RIASSUNTO

Gli ecclesiastici erano gli unici che sapevano leggere e le opere letterarie erano solo in latino.
I primi archivi nacquero in quest’epoca ed erano tutti ecclesiastici. Ci sono pervenuti quasi intatti quelli in Italia e Germania.
I MECCANISMI MENTALI
Gli studi
I nostri testimoni sono tutti del piccolo gruppo dei letterati, privilegiati che avevano frequentato delle scuole.
I documenti parlano solo delle eccezioni  (ad esempio il papa dell’Anno Mille Gerberto fatto papa con nome di Silvestro II ed educato da un vescovo in un monastero. Ma questa, appunto, è un’eccezione.).
Gli studi erano cambiati dal tempo dell’impero, infatti del trivio si studiava solo la grammatica e non la retorica e la dialettica (logica).
Non c’erano propriamente delle scuola, ma il giovane che voleva istruirsi e che aveva i mezzi, cercava per tutta la cristianità dei maestri.
L’istruzione dei monaci
Come istruzione ai monaci si chiedeva solo che conoscessero il latino, lingua della Scrittura, e lasciassero il loro spirito, nella meditazione come nella preghiera, procedere liberamente sui vocaboli della lingua sacra.

ANNO MILLE FINE DEL MONDO

IL VISIBILE E L’INVISIBILE
Le corrispondenze mistiche
La materia e i metodi d’insegnamento impressero assai profondamente nello spirito dei dotti dell’Anno Mille la convinzione di una armonia e coesione essenziali da parte dell’universo che l’uomo può conoscere coi sensi e quella che ad essi sfugge.
Tra natura e soprannatura secondo loro non ci sono barriere ma comunicazioni permanenti e intime e infinite corrispondenze.
Le scienze associate al quadrivio (matematica, musica e astronomia) conducono a discernere i rapporti nascosti che uniscono ai toni della musica i numeri e il corso regolare delle stelle ( cioè a cogliere l’ordinamento del cosmo) ovvero a scoprire di Dio un’immagine meno infedele.