Il Congresso di Vienna e l'Unità d'Italia: riassunto e spiegazione
Dal congresso di Vienna all'unità d'Italia: riassunto, spiegazione degli eventi più importanti (9 pagine formato pdf)
IL CONGRESSO DI VIENNA E L'UNITA' D'ITALIA: RIASSUNTO E SPIEGAZIONE
Nel giugno del 1815 abbiamo la conclusione della vita politica e soprattutto militare di Napoleone Bonaparte, sconfitto durante la battaglia di Waterloo. Lui era fuggito dall’isola d’Elba, dove era stato esiliato per volontà delle altre potenze europee. Ancora tempo prima, nell’autunno del 1814 a Vienna si era aperto il Congresso, guidato da Metternich, il primo ministro d’Austria. Questo personaggio molto autoritario si era proposto di prendere in mano le redini delle riforme per poter riportare la situazione europea a prima della Rivoluzione francese. Si voleva ritornare, quindi, all’Antico Regime riportando al potere le dinastie regnanti prima che Napoleone mettesse in atto il suo piano di conquista. Per fare ciò il Congresso di Vienna si affidò al principio di legittimità che indicava la necessità di reintegrare le dinastie antiche per diritto divino. Il periodo immediatamente successivo al Congresso, che si concluse nel giugno 1815, fu, infatti, chiamato Restaurazione. Da un lato quindi si voleva tornare alle monarchie del passato, e dall’altra, in opposizione, si aveva l’impossibilità di creare storicamente queste condizioni. Infatti era passato oltre un trentennio dall’inizio dei tumulti francesi e le conseguenze che questo periodo di crisi aveva portato si fecero sentire. I programmi della restaurazione, in vero, erano degli auspici più che organizzazioni realizzabili veramente.CONGRESSO DI VIENNA: RIASSUNTO
L’Europa intera era rimasta sconvolta dal fallimento della Rivoluzione e aveva posto in Napoleone tutte le sue speranze. Nel momento in cui questi si era rivelato solo un dittatore, spietato e sicuro di sé al punto da trascinare mezzo milione di uomini a morire nella fredda Russia, il mito era crollato. Molti avevano seguito il generale e molti erano rimasti delusi dal suo comportamento. Era stato seguito da uomini provenienti da tutta Europa e questi non volevano dover abbandonare la loro voglia di unità (influenza illuminista). Il congresso di Vienna si oppose alla cultura liberale. L’idea di fondo di questa corrente di pensiero era che alla base della vita politica si fossero dei diritti naturali ed inviolabili che tutti dovevano rispettare (es.:diritto alla vita, diritto alla libertà, diritto alla felicità, alla proprietà privata…). Lo Stato era chiamato a difendere e a proteggere l’individuo da qualsiasi tentativo di invasione di queste ambiti considerati inviolabili. Tra individuo e Stato, quindi, l’individuo viene prima. Ovviamente questo tipo di ragionamento entrò a far parte di quegli spiriti intellettuali che ebbero la possibilità di studiare e di sviluppare una coscienza individuale autonoma. Non troviamo tracce di liberalismo nelle zone dell’Europa orientale per la presenza di regimi dispotici ed autoritari (v. Polonia, Russia…). Non è un caso che il liberalismo si sia sviluppato nell’Ottocento, epoca di ben 2 rivoluzioni industriali, soprattutto la dove vi era maggiore libertà di espressione (Inghilterra, Francia settentrionale, Italia, Germania…).
Napoleone e il Congresso di Vienna: riassunto
UNITA' D'ITALIA: RIASSUNTO
Metternich si dichiarava orgogliosamente anti-liberale ed affermò che l’Europa aveva soprattutto bisogno di ordine (parola centrale del programma di restaurazione) e che tale ordine doveva essere assicurato dai sovrani secondo le leggi divine. L’equilibrio imposto a Vienna dalla potenze vincitrici, venne sancito con la costituzione della Quadruplice alleanza. Con questo patto Prussica, Austria, Inghilterra e Russia si impegnarono a prestarsi reciprocamente aiuto nell’eventualità fossero sorti dei tumulti antirestauratori. Ben presto questi accordi furono integrati dall’apporto della Francia che, grazie all’abilità di Tayllerand, riuscì a presentarsi come anello insostituibile della restaurata alleanza tra trono ed altare. Si aggiunse alla Quadruplice alleanza e si fece promotrice della Santa alleanza una coalizione comprendente tutti i Paesi cristiani europei contro i nemici turchi. Essa si ispirava alla Santa Trinità che aveva avuto il pregio di saper unire sotto un'unica spada cristiani-protestanti ortodossi e cattolici.