Tema sull'uomo del Medioevo

Uomo del Medioevo: tema sulle paure e certezze derivanti dalla civiltà e cultura medievale (2 pagine formato doc)

Appunto di thelifeinfront

UOMO DEL MEDIOEVO

Tema: L’uomo del Medioevo: paure e certezze derivanti dalla civiltà e cultura del tempo
Scaletta:
Introduzione: il medioevo come epoca storica complessa
L’uomo del Medioevo:
- L’uomo del V sec.: invasioni, carestie, epidemie, calo demografico
- Insicurezza della vita quotidiana e distacco dalla materialità
- La ricerca di una sicurezza nella religione e nella vita ultraterrena.
- La rinascita economica e la modificazione della mentalità
Conclusione: l’uomo verso la modernità.

UOMO DEL MEDIOEVO CONCEZIONE

Svolgimento.

Quando si affronta il tema del medioevo , si corre il rischio di riferirsi ad un periodo totalmente uniforme, privo di ogni idea di progresso. In realtà il medioevo fu un periodo storico lungo un millennio che vide l’uomo del Medioevo intento a riacquistare le certezze e le competenze venute meno con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, che aveva fino ad allora garantito un’organizzazione politica e sociale stabile. Tale processo fu lento e faticoso ma non privo di un suo sviluppo dinamico. L’uomo del Medioevo fu forse preso alla sprovvista dall’improvviso sovvertimento della realtà politica, sociale ed economica alla quale era abituato. Le continue invasioni di popolazioni barbariche con i conseguenti sconvolgimenti sul piano della sicurezza fisica ed economica, l’impossibilità di rivolgersi ad un’autorità che garantisse un’organizzazione stabile, contribuirono a lasciare negli uomini del tempo un senso di insicurezza che sembra non lasciar spazio ad alcuna certezza nel futuro.

UOMO MEDIEVALE E UOMO RINASCIMENTALE

Lungo i secoli seguenti, la vita fu segnata dall’autarchia. Il commercio sulle lunghe distanze era quasi cessato, la vita nelle campagne era resa insicura a causa delle continue scorrerie ed i campi venivano abbandonati, la miseria e le carestie venivano accompagnate dalla mancata cura delle più elementari norme igieniche. In queste condizioni insorsero gravi epidemie, che la medicina del tempo non fu in grado di debellare. Il calo demografico conseguente ridusse la popolazione in Italia ed in Europa della metà rispetto al periodo della dominazione romana. In queste condizioni, la vita sociale finì per accentrarsi attorno all’abitazione spesso fortificata del proprietario terriero che, solo, poteva garantire una certa protezione e ben presto si identificò nella figura del feudatario . Solo i terreni circostanti il feudo venivano coltivati e molti campi, lasciati incolti, furono nuovamente occupati da foreste e boschi e furono sfruttati solo per le attività della caccia e della raccolta del legname. Il feudo era caratterizzato da un’economia “chiusa” in quanto al suo interno veniva prodotto tutto il necessario per la sopravvivenza dei suoi abitanti ma le condizioni di vita, legate ad una agricoltura praticata con mezzi e tecniche divenute rudimentali, divennero insufficienti a garantire il sostentamento della popolazione. A ciò si aggiungevano le condizioni climatiche tipiche dell’epoca che rendevano frequenti la siccità, la grandine o piogge talmente abbondanti da distruggere i raccolti.

Mentalità medievale e visione del mondo

L'UOMO NEL MEDIOEVO E NEL RINASCIMENTO

In queste condizioni, l’uomo del medioevo veniva posto in una condizione di passività, di paura nei confronti della natura e di disinteresse per l’opera di trasformazione e di dominio della stessa. La conseguente rassegnazione portava inevitabilmente ad un’idea che intendeva l’ordine del creato come voluto da Dio e, pertanto, perfetto ed immutabile. Il cristianesimo era penetrato tra i fedeli in modo imperfetto, tanto che essi ne avevano una conoscenza nutrita da un’infinità di pratiche magiche sopravvissute dal paganesimo. Il soprannaturale permeava profondamente questo tipo di mentalità e il destino dell’uomo del Medioevo dipendeva unicamente dal disegno divino. In questo quadro si inserivano pesantemente le credenze millennaristiche legate a quanto annunciato da S. Giovanni nell’Apocalisse (“Quando mille anni saranno consumati…”).

Approfondimento: Centri di produzione culturale nel Medioevo: monasteri, università, corti

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