Tema sullo sterminio degli ebrei

Tema sullo sterminio degli ebrei nei campi di concentramento: le teorie razziste di Adolf Hitler, il "saccheggio", la vita del prigioniero, le condizioni igienico-sanitarie e il "muro della morte" (6 pagine formato doc)

Appunto di brokkitta

TEMA SULLO STERMINIO DEGLI EBREI

Lo sterminio degli ebrei.

Tragedia da non dimenticare. Quando Hitler salì al potere ed iniziò ad espandere il suo “Reich” in lungo ed in largo, invase la maggior parte dei territori circostanti alla Germania. Secondo le sue teorie razziste, la “razza ariana” doveva essere preservata, e per fare questo era necessario ripulire il Reich da tutti coloro che non fossero ariani; fra quelli che dovevano essere eliminati vi erano soprattutto ebrei e zingari.
L’elemento più importante della teoria di Hitler è l’idea della razza; secondo lui, la guerra è la naturale espressione necessaria per la lotta fra le razze per la supremazia, ed il vincitore di questa lotta sarà la razza più forte, che avrà il diritto di dominare. Lo scopo principale di uno Stato è quello di mantenere la razza sana e pura, e deve creare le condizioni per la lotta per la supremazia, ovvero per la guerra.
Fra tutte le razze, quella più creativa e valorosa è quella “ariana”, chiamata anche “nordica”, ed è per questo motivo che è a questa che spetta il ruolo di dominare il mondo intero.

Saggio breve sulla persecuzione degli ebrei

RIFLESSIONI SULLO STERMINIO DEGLI EBREI

Con questa sua teoria, Hitler, voleva quindi unificare interamente il continente europeo sotto il dominio tedesco, e cercare nuovi spazi ad est, cioè in Russia e Polonia (spazio vitale), solo successivamente a questo si sarebbe dovuta svolgere la grande sfida finale contro gli Stati Uniti.
Il secondo elemento fondamentale della politica di Hitler è l’antisemitismo; per lui gli ebrei non sono una comunità religiosa, ma una razza che rovina tutte le altre mescolandosi con le altre razze, ovvero distruggendo la loro purezza ed eliminando la loro forza. Secondo il Führer il nemico più cattivo e pericoloso era l’ebreo, e per lui l’antisemitismo diventa una vera e propria ossessione. Egli sostiene che l’ebreo è colui che avvelena il mondo, e se dovesse vincere, l’umanità vedrà la sua fine e la Terra tornerà ad essere priva di vita.
L’odio di Hitler per gli ebrei non era un semplice strumento politico, ma era odio reale, come possiamo renderci conto da quanto avvenuto durante gli anni 1940 – 1945.
La lotta contro gli ebrei inizia nel 1933 , e da subito iniziano a fuggire migliaia di ebrei, ma quelloi che sono costretti a rimanere subiscono umiliazioni di tutti i tipi da parte delle SS e della GESTAPO, la polizia di stato. Essi perdono il lavoro ed i loro diritti civili e devono sopportare le leggi razziali che continuano a restringere le possibilità di poter avere una vita normale.
Purtroppo non vi fu mai una ribellione neanche da parte delle chiese protestanti o cattoliche.
Hitler fece qualcosa che nessuno al mondo aveva mai fatto: ha fatto uccidere in maniera sistematica milioni di persone per motivazioni di semplice odio razziale. È in questo modo che inizia il periodo più buio della storia della Germania.

La persecuzione degli ebrei in Italia: tesina

RIFLESSIONI SULLA SHOAH

Già nel giorno in cui attacca la Polonia Hitler ordina l’uccisione dei malati di mente, degli handicappati di tutte le età, e di tutti gli altri “mangiatori inutili”. Vengono quindi fucilate circa 100 mila persone, e subito dopo toccò agli zingari; si contano circa mezzo milione di vittime fra loro. La terza parte della tragedia si compie in Polonia: Himmler sostenne che le popolazioni non tedesche dell’est non dovevano ricevere un’istruzione superiore a quella elementare; l’unica cosa che era necessario sapessero fare era scrivere il proprio nome e obbedire, non era importante che si sapesse leggere.

Lo sterminio degli ebrei: riassunto