La fisiognomica
Considerazioni sui riflessi della fisiognomica nelle arti figurative: Leonardo, Caravaggio, Hayez (1 pagine formato doc)
La fisiognomica è l'arte di dedurre dai lineamenti del
volto o dai caratteri somatici in genere le caratteristiche
psichiche, morali di una persona.
Gli artisti dopo aver elaborato tecniche adatte a riprodurre in modo realistico figure umane riprese dal vero, ed una volta acquisite queste capacità mimetiche, hanno cercato di conferire alle figure dipinte "il moto e il fiato", cioè si sono dedicati alla rappresentazione degli aspetti psicologici della personalità umana, meglio conosciuta come "disciplina parascientifica della fisionomica".
Gli artisti, infatti, si applicarono allo studio dei moti mentali attraverso l'analisi di quelli corporei, e alla conseguente rappresentazione dei primi attraverso espressioni facciali ritenute ad essi corrispondenti.
Leonardo da Vinci, è il primo artista a interessarsi alla rappresentazione dei "moti dell'animo"; la pittura fino a quel momento era stata ritenuta inferiore, perché incapace di esprimere gli aspetti psicologici della personalità umana.
Nel suo trattato sulla pittura, Leonardo consiglia al pittore di osservare "i moti delle parti del volto mediante gli accidenti mentali". Per rappresentare delle figure in modo realistico occorre quindi osservare anche le espressioni del volto ed i tratti somatici.
Oltre a Leonardo, anche Caravaggio nei suoi dipinti si propose spesso di cogliere l'istante in cui un dolore fisico improvviso si trasmette al volto, come nel Fanciullo morso da un ramarro.
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Gli artisti dopo aver elaborato tecniche adatte a riprodurre in modo realistico figure umane riprese dal vero, ed una volta acquisite queste capacità mimetiche, hanno cercato di conferire alle figure dipinte "il moto e il fiato", cioè si sono dedicati alla rappresentazione degli aspetti psicologici della personalità umana, meglio conosciuta come "disciplina parascientifica della fisionomica".
Gli artisti, infatti, si applicarono allo studio dei moti mentali attraverso l'analisi di quelli corporei, e alla conseguente rappresentazione dei primi attraverso espressioni facciali ritenute ad essi corrispondenti.
Leonardo da Vinci, è il primo artista a interessarsi alla rappresentazione dei "moti dell'animo"; la pittura fino a quel momento era stata ritenuta inferiore, perché incapace di esprimere gli aspetti psicologici della personalità umana.
Nel suo trattato sulla pittura, Leonardo consiglia al pittore di osservare "i moti delle parti del volto mediante gli accidenti mentali". Per rappresentare delle figure in modo realistico occorre quindi osservare anche le espressioni del volto ed i tratti somatici.
Oltre a Leonardo, anche Caravaggio nei suoi dipinti si propose spesso di cogliere l'istante in cui un dolore fisico improvviso si trasmette al volto, come nel Fanciullo morso da un ramarro.
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