Arte e psicoanalisi: tesina

Tesina sul rapporto tra arte e psicoanalisi di Freud (3 pagine formato doc)

Appunto di ladyguitarist

ARTE E PSICOANALISI: TESINA

Arte e psicoanalisi: tesina - Arte e Psicoanalisi, per parlare di una connessione fra arte e psicoanalisi incomincerò a darvi un’idea più specifica dei termini stessi.
Arte, deriva dal latino are, che significa “ il giusto e ordinato fare ”.
Deduco quindi che l’idea originaria da cui è nativo tale termine dica di uno studio dell’ordine e della tecnica stessa.
Si conoscono oltre all’arte grafica anche altre tipologie di arte di tipo pratico, meccanico, letterario, della conoscenza, della strategia, dell’agire e del creare in genere.
Dopo avere trattato di tali forme, vorrei concentrare l’attenzione su come si possa collegare questo grande mondo a quello sconfinato della psiche e più specificatamente alla psicanalisi.
Vi accorgerete, durante l’itinerario una più chiara e netta unione tra queste due discipline.

Arte e psicoanalisi: tesina di maturità


ARTE E FREUD

Dunque l’arte grafica, pittorica, di stampa, di scultura, d’immagine (video e cinema), fotografica, teatrale, hanno come comune mezzo di comunicazione ciò che ha a che fare con lo sguardo con l’ascolto.
L’osservatore grazie a forme, colori, movimenti, associazioni, dissociazioni, forti provocazioni si lascia coinvolgere da visioni, emozioni e sentimenti dell’autore.
L’Arte così detta “ visiva “ racchiude in se un numero grandissimo di discipline a partire dall’artigianato inventivo fino al video digitale.
L’Arte è ciò che l’uomo usa come suo mezzo più fortemente rappresentativo sia delle cose più comuni sia di quelle più specifiche del proprio intimo e, spesso, del proprio inconscio.
Incomincio osservando la figura dell’artista secondo il luogo comune, per il quale egli è rappresentato come un uomo ambiguo, che racchiude in sè la novità, l’inaspettato, la follia, la frenesia, la velocità, il genio, la trasgressione.

Psicoanalisi e Freud: riassunto


PSICOANALISI DELL'ARTE

È sotto questo sguardo mistico che l’artista stravagante viene visto come una sorta di mago, di sciamano.

Come per i popoli più antichi egli era un uomo, un mistero, una risposta, una magia quasi divina.
Chi non ha mai provato una sensazione d’infinito, di perfezione idealizzata, di genuinità quasi divina osservando un’opera d’arte, qualcosa che sconfina oltre la vista dell’orizzonte, che ci fa trovare soli in un universo così grande d’emozioni? Certo, l’arte è provocatoria e porta con sè l’uomo che l’ha creata e tutta la sua specificità.
Per questo è unica e inimitabile.
Ma da dove deriva questa grande magia dell’arte? sarà forse un vero mago l’artista? O un bravo illusionista ciarlatano?
Nessuno dei due.
L’arte come rappresentazione può indurre nello specifico dell’osservatore una provocazione.
Quello che voglio dire è che un’opera può ispirare più emozioni di un’altra.
Quindi per un attimo dell’esplorazione vorrei soffermarmi nello specifico, lo specifico appunto come grande interesse della nuova scienza contro la mania generalizzante del luogo comune.

La psicoanalisi e l'uomo: tesina di maturità


PSICOLOGIA DELL'ARTE, FREUD

È appunto grazie alla ricerca interiore che si possono capire le situazioni esterne che ci colpiscono di più.
Ma come mai questo accade? perché non si è tutti uguali davanti ad un’opera d’arte?
L’inconscio, diceva Sigmund Freud un secolo fa, così sconosciuto porta l’uomo davanti a tante porte.
Molte volte questioni emergenti dell’artista, racchiuse nel suo inconscio, esposte in un quadro colpiscono appunto l’osservatore che per un dispositivo, non sempre consapevole, condivide o reagisce davanti a tali provocazioni.