Dada
Relazione riguardante l'arte dada e la guerra: nascita, sviluppo, evoluzione e rapporti con il suo tempo (5 pagine formato doc)
Nel
1916, mente l'Inghilterra falliva nella spedizione allo Stretto dei
Dardanelli, il fronte austro-ungarico si espandeva in Polonia e
Cecenia ai danni delle truppe zariste, in Italia si combattevano le
battaglie dell'Isonzo e in Francia quelle del Verdun e della Somme,
nella pacifica neutralità della Svizzera, un gruppo di giovani
preparava la rivoluzione culturale.
Hans Arp (Strasburgo, 1887 - Basilea, 1966) ammise che "disgustati dai macelli della guerra, a Zurigo ci demmo alle belle arti. Mentre il lontananza brontolava il tuono delle cannonate noi cantavamo, dipingevamo, incollavamo e scrivevamo poesie con tutte le nostre forze". Tzara in un'intervista radiofonica del 1957 raccontava così l'avventurosa nascita del nuovo movimento artistico:
Questo gruppo cosmopolita riuniva
artisti da tutta Europea, come Emmy Heggins, Hans Arp, Richard
Huelsenbeck e aveva come capo il regista e letterato Hugo Ball
(Permasens, 1886 - Sant'Abbondio, 1927) e come mente più
produttiva il romeno Tristan Tzara (Moinesti, 1896 - Parigi, 1963),
tutti rifugiatisi per sfuggire agli orrori del conflitto. Si
riunivano in un cabaret di Zurigo, al quale avevano dato il
significativo nome di Voltaire, per delle serate non molto diverse da
quello dei futuriste (nell'articolo "Fascismo e Futurismo" del
1923 Prezzolini scrive che "il figlio diretto e legittimo del
Futurismo è il movimento Dada").Hans Arp (Strasburgo, 1887 - Basilea, 1966) ammise che "disgustati dai macelli della guerra, a Zurigo ci demmo alle belle arti. Mentre il lontananza brontolava il tuono delle cannonate noi cantavamo, dipingevamo, incollavamo e scrivevamo poesie con tutte le nostre forze". Tzara in un'intervista radiofonica del 1957 raccontava così l'avventurosa nascita del nuovo movimento artistico: