Dada

Relazione riguardante l'arte dada e la guerra: nascita, sviluppo, evoluzione e rapporti con il suo tempo (5 pagine formato doc)

Appunto di shitdisco
Nel 1916, mente l'Inghilterra falliva nella spedizione allo Stretto dei Dardanelli, il fronte austro-ungarico si espandeva in Polonia e Cecenia ai danni delle truppe zariste, in Italia si combattevano le battaglie dell'Isonzo e in Francia quelle del Verdun e della Somme, nella pacifica neutralità della Svizzera, un gruppo di giovani preparava la rivoluzione culturale.
Questo gruppo cosmopolita riuniva artisti da tutta Europea, come Emmy Heggins, Hans Arp, Richard Huelsenbeck e aveva come capo il regista e letterato Hugo Ball (Permasens, 1886 - Sant'Abbondio, 1927) e come mente più produttiva il romeno Tristan Tzara (Moinesti, 1896 - Parigi, 1963), tutti rifugiatisi per sfuggire agli orrori del conflitto. Si riunivano in un cabaret di Zurigo, al quale avevano dato il significativo nome di Voltaire, per delle serate non molto diverse da quello dei futuriste (nell'articolo "Fascismo e Futurismo" del 1923 Prezzolini scrive che "il figlio diretto e legittimo del Futurismo è il movimento Dada").

Hans Arp (Strasburgo, 1887 - Basilea, 1966) ammise che "disgustati dai macelli della guerra, a Zurigo ci demmo alle belle arti.
Mentre il lontananza brontolava il tuono delle cannonate noi cantavamo, dipingevamo, incollavamo e scrivevamo poesie con tutte le nostre forze". Tzara in un'intervista radiofonica del 1957 raccontava così l'avventurosa nascita del nuovo movimento artistico: