Impressionismo e Claude Monet: tesina
Tesina di terza media sull'Impressionismo e Claude Monet (8 pagine formato doc)
IMPRESSIONISMO E CLAUDE MONET
L'Impressionismo e Claude Monet.
La corrente artistica. Nella seconda metà dell’Ottocento, l’arte figurativa francese, sulla scia della pittura realista, prosegue la ricerca verso un naturalismo spontaneo, libero dagli schemi accademici. Intorno al 1867, alcuni artisti si concentrano sulla realtà, cogliendo l’impressione visiva suscitata da tutte le cose sotto gli effetti della luce. Nasce l’esperienza impressionista che, seppure nel breve volgere di vent’anni può ritenersi conclusa, ha aperto la strada a tutte le ricerche artistiche successive. I pittori impressionisti cercano, osservando la natura, di coglierne la prima impressione visiva. Per far questo non bisogna soffermarsi sui particolari, la natura si presenta ai nostri occhi sotto forma di colore, trasmessi dalla luce a noi. I colori devono essere accostati puri su tela, sotto forme di macchie; saremo noi che osservando il quadro, a percepirne l’effetto d’insieme. La storia degli impressionisti fu accompagnata da aspre critiche e da netti rifiuti. La prima mostra del gruppo, organizzata nel 1874 da Degas e svoltasi presso la galleria del fotografo Nadar, si rivolse in un clamoroso insuccesso, pur segnando l’avvio ufficiale del movimento.
MONET OPERE
L’impressionismo possiede una grande carica innovatrice:
L’arte è sempre più attiva e autonoma, non più influenzata dalle regole della tradizione;
Si rappresentano paesaggi naturali, scene di vita quotidiana, la folla dei boulevards parigini, gli interni dei caffè e dei teatri;
Si approfondiscono le leggi dell’ottica;
La fotografia soffre di influenza sull’arte.
L’arte è sempre più attiva e autonoma, non più influenzata dalle regole della tradizione;
Si rappresentano paesaggi naturali, scene di vita quotidiana, la folla dei boulevards parigini, gli interni dei caffè e dei teatri;
Si approfondiscono le leggi dell’ottica;
La fotografia soffre di influenza sull’arte.
CLAUDE MONET TECNICHE DI PITTURA
I principi rivoluzionari della pittura impressionista sono: il movimento, la luce, il colore e la linea.
Il movimento fa parte dell’impressione che riceviamo nel percepire il mondo esterno. Le immagini sono, infatti, fuggevoli, le forme appena intuite e, non avendo contorni definiti, sembrano mutare continuamente. Significativamente la pittura impressionista predilige lo studio dei riflessi della luce sull’acqua, la cui superficie è in continuo, impercettibile movimento.
E’ costante lo studio dei fenomeni della luce: colpendo gli oggetti, essa si scompone nei vari colori. Ogni paesaggio è fatto di luce e colore, l’una e l’altro continuamente mutevole, a seconda dell’ora delle condizioni atmosferiche e del nostro punto di vista.
I colori sono disposti puri sulla tela; essi così si mescolano o si accostano trasformandosi ed esaltandosi reciprocamente. Dunque il colore locale, ossia quello di un singolo oggetto o di una sua parte, non esiste, perché ai nostri occhi, ogni colore subisce l’effetto del suo vicino. Le ombre non sono nere, ma corrispondono semplicemente a zone meno luminose. Sono ottenute, ad esempio, sovrapponendo sulla tela i colori complementari.
La linea è assente e manca un disegno preparatorio. Le forme prendono vita direttamente con il colore, che è steso con segno rapido e sicuro, senza apparente attenzione per il contorno delle figure.
Il movimento fa parte dell’impressione che riceviamo nel percepire il mondo esterno. Le immagini sono, infatti, fuggevoli, le forme appena intuite e, non avendo contorni definiti, sembrano mutare continuamente. Significativamente la pittura impressionista predilige lo studio dei riflessi della luce sull’acqua, la cui superficie è in continuo, impercettibile movimento.
E’ costante lo studio dei fenomeni della luce: colpendo gli oggetti, essa si scompone nei vari colori. Ogni paesaggio è fatto di luce e colore, l’una e l’altro continuamente mutevole, a seconda dell’ora delle condizioni atmosferiche e del nostro punto di vista.
I colori sono disposti puri sulla tela; essi così si mescolano o si accostano trasformandosi ed esaltandosi reciprocamente. Dunque il colore locale, ossia quello di un singolo oggetto o di una sua parte, non esiste, perché ai nostri occhi, ogni colore subisce l’effetto del suo vicino. Le ombre non sono nere, ma corrispondono semplicemente a zone meno luminose. Sono ottenute, ad esempio, sovrapponendo sulla tela i colori complementari.
La linea è assente e manca un disegno preparatorio. Le forme prendono vita direttamente con il colore, che è steso con segno rapido e sicuro, senza apparente attenzione per il contorno delle figure.
MONET VITA
L’ARTISTA
Claude Oscar Monet è stato un pittore francese, padre dell'impressionismo. Claude Monet nacque a Parigi il 14 novembre del 1840, secondogenito di Claude Adolph e di Louise Justine Aubrée, una giovane vedova al suo secondo matrimonio. Nel 1845 i Monet si trasferirono a Sainte-Adresse, dove il padre iniziò a gestire un negozio di drogheria e di forniture marittime. A quindici anni l'adolescente Claude cominciò a disegnare a matita e a carboncino, e a vendere caricature di personaggi della città, acquistando una certa fama. Dal 1856, nella scuola di Le Havre, Claude studiò disegno con Jacques François Ochard, e conobbe il pittore Eugène Boudin, il suo vero, primo maestro, che indirizzò alla pittura del paesaggio en plein air. Quell'anno Monet espose a Rouen per la prima volta una sua tela, la Veduta di Rouelles. Sei mesi dopo annunciò al padre che desiderava diventare un pittore e che si sarebbe stabilito a Parigi per imparare.
Claude Oscar Monet è stato un pittore francese, padre dell'impressionismo. Claude Monet nacque a Parigi il 14 novembre del 1840, secondogenito di Claude Adolph e di Louise Justine Aubrée, una giovane vedova al suo secondo matrimonio. Nel 1845 i Monet si trasferirono a Sainte-Adresse, dove il padre iniziò a gestire un negozio di drogheria e di forniture marittime. A quindici anni l'adolescente Claude cominciò a disegnare a matita e a carboncino, e a vendere caricature di personaggi della città, acquistando una certa fama. Dal 1856, nella scuola di Le Havre, Claude studiò disegno con Jacques François Ochard, e conobbe il pittore Eugène Boudin, il suo vero, primo maestro, che indirizzò alla pittura del paesaggio en plein air. Quell'anno Monet espose a Rouen per la prima volta una sua tela, la Veduta di Rouelles. Sei mesi dopo annunciò al padre che desiderava diventare un pittore e che si sarebbe stabilito a Parigi per imparare.