Cos'è la Via Lattea

Cos'è la Via Lattea: tesina di maturità sulla galassia alla quale appartiene il sistema solare (8 pagine formato doc)

Appunto di maoriale

COS'E' LA VIA LATTEA

La galassia.

La Via Lattea è una parte di un sistema di centinaia di miliardi di stelle, tra le quali anche il sole. Questo sistema nel suo complesso è la Galassia: vista dall’esterno, presenterebbe una struttura a spirale, con quasi la totalità delle stelle raggruppate in una struttura a forma di lente biconvessa. Questa struttura costituisce il disco galattico, il cui piano equatoriale è il piano galattico, ricco di materia interstellare.
Il rigonfiamento centrale è il nucleo galattico, da cui escono alcuni bracci a spirale; attorno al nucleo c’è un alone di stelle, detto alone galattico. Nel centro galattico ci sono fenomeni fortemente energetici, mentre nei bracci a spirale dominano materia interstellare e ammassi aperti (popolazione I, oggetti giovani). Nell’alone galattico ci sono ammassi globulari (popolazione II). Il sole si trova su un braccio a spirale sul piano galattico.

Com'è nato l'universo: riassunto


COSA C'E' AL CENTRO DELLA VIA LATTEA

La Galassia è dotata di rotazione differenziale, ovvero la velocità di rotazione delle stelle intorno al centro galattico decresce regolarmente con il crescere della loro distanza dal centro.
Il suo raggio dovrebbe essere più o meno di 100 Kpc, e la massa (massa visibile 150-250 miliardi di masse solari) da 600 a 2000 miliardi di masse solari, dove gran parte della massa invisibile è costituita dai neutrini.
Si ritiene che si sia originata 10-20 miliardi di anni fa da un processo di condensazione e frazionamento di un gas che pervadeva l’universo; si ebbe per collasso una prima generazione di stelle e allo stesso tempo si formarono i bracci a spirale. Oltre ad un’evoluzione dinamica ci fu anche un’evoluzione chimica, data dal continuo apporto di materiale ricco di “metalli” conseguente alle esplosioni di supernove.

Origine ed evoluzione dell'universo: tesina


VIA LATTEA SISTEMA SOLARE

Le galassie. Fu Edwin Hubble nel 1926 il primo a rendersi veramente conto di altre galassie, che prima venivano chiamate semplicemente nebulose.
Per misurarne le distanze non era possibile usare il metodo della parallasse:
- primo metodo era quello delle Cefeidi, per le quali era possibile dedurne la magnitudine assoluta dal periodo di variabilità: se si osservano quindi Cefeidi in un ammasso o in una galassia, esse ne indicano le rispettive distanze. Questo fino a distanze di 1000 parsec.
- per distanze maggiori c’è il metodo delle supernove: se una supernova di cui sappiamo la distanza esplode possiamo ricavarne un modulo di distanza e quindi la sua magn. Assoluta.
- su questi sistemi si basa il metodo della misura di allontanamento delle galassie: legge di Hubble
V = H * d                    V è la vel. In Km/sec     d è la distanza in megaparsec    H = 75 Km/ sec Mpc

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