Esperimento di laboratorio: i metodi della separazione delle miscele

descrizione dell'esperimento sui metodi di separazione delle miscele. Obiettivo: purificare il solfato di rame (prodotto commerciale), dividerlo dalle impurezze ed isolarlo. (2 pagine formato doc)

Appunto di ladymarlena
Istituto scentifico-tecnologico Italo Calvino Istituto scentifico-tecnologico Italo Calvino.
Scheda n° Laboratorio di fisica e chimica Alunna: Marlena Klaudia Jedra Anno scolastico 2003/2004 Classe 1ast Titolo: i metodi della separazione delle miscele. Obiettivo: purificare il solfato di rame (prodotto commerciale) e dividerlo dalle impurezze ed isolarlo. Materiale: solfato di rame e acqua. Strumenti: cilindro( sen. 1ml; portata 20ml); 2 becker( sen. 20 e 10 ml; portata 100ml) Attrezzatura: bunsen, bacchetta (agitatore), filtro imbuto, porta imbuto Metodo o procedura: nel cilindro viene messo all'incirca 50 ml d'acqua ( 50±5 ml) e in uno dei due becker viene messo all'incirca 25 grammi di solfato di rame( quello commerciale utilizzato come concime). Il becker viene messo sulla bilancia digitale che ha come sensibilità ±1g e bisogna premere il tasto tara in modo tale da misurare solo la massa del contenuto del becker.
Poi l'acqua va versata nel becker e agitata con la bacchetta in modo da far sciogliere i pezzetti di solfato. Per velocizzare lo scioglimento si mette il becker. Quando i pezzetti blu si sono alla fine sciolti si fa passare nell'imbuto con il filtro. La parte del liquido che passa è solfato di rame con acqua e impurezze solubili; le impurezze non solubili restano invece sul fondo del becker. In fine per dividere il solfato di rame dalle impurezze solubili si lascia il becker fermo per 2 giorni e così si ottengono cristalli di solfato di rame puro. Conclusioni: il solfato di rame utilizzato non è altro che un concime, prodotto commerciale, e come tale contiene delle impurezze alcune solubili in acqua altre no. Abbiamo messo quindi dell'acqua abbastanza pura nel cilindro e del solfato di rame nel becker. Il solfato conteneva al suo interno sostanza di altro genere alcune anche visibili ad occhio nudo. Poi abbiamo versato l'acqua contenuta nel cilindro nel becker dove con l'apposita bacchetta abbiamo provvisto ad agitare la miscela per incentivare lo scioglimento del solfato di rame e delle impurezze solubili. Per velocizzare ulteriormente tale processo il becker va posizionato sopra ad un bunsen acceso, assicurandosi che la fiamma non sia troppo alta poiché questo comporterebbe l'evaporazione dell'acqua presente e il rapporto acqua solfato non sarebbe più del 50%. A 20°C la quantità in percentuale sciolta è del 23%. Quando infine tutto ciò che poteva si è sciolto e necessario trasportare il becker pieno al luogo dove si trova il porta imbuto con l'altro becker. Nel frattempo che il bunsen provvedeva a sciogliere ciò che era solubile era stato preparato l'imbuto con all'interno il filtro a maglie grosse. Questo ultimo è di questo tipo poiché le mostre impurità sono abbastanza grosse poi perché permettono un filtraggio più rapido a differenza di quei filtri con le maglie piccole che impiegano più tempo a filtrare ma fanno un lavoro più accurato. Dato che il nostro scopo era quello di dividere le sostanze presenti in solubili da quelle s