Olio d'oliva: tesina
Tesina di chimica sull'olio d'oliva: composizione chimica, estrazione al frantoio e analisi sull'olio (53 pagine formato pdf)
OLIO D'OLIVA: TESINA
Olio: il dono degli dei.
Indice
italiano: l’olivo ch’è cibo e ch’è luce
l’olivo, la storia
la pianta; come nasce il frutto
ambiente, acqua e concime
Il raccolto, la raccolta
al frantoio!
dalle olive all’olio (tutto il processo)
smaltimento dei reflui oleari
l’olio (composizione chimica)
la classificazione degli oli
analisi degli oli (introduzione)
acidità
determinazione della Genuinità (numero di iodio, indice di rifrazione, determinazione della fluorescenza alla luce di Wood, numero di saponificazione, determinazione dell’insaponificabile)
numero di perossidi
indice di Kreis, Analisi all’uv (K232, K270 e Delta-K)
Polifenoli, analisi organolettica (panel test)
olio I.G.P, D.O.P
Titolazione dell'olio d'oliva
TESINA SULL'OLIO D'OLIVA ALBERGHIERO
Olio d’oliva
“La scelta dell’ oggetto su cui si basa la tesina che vi propongo, deriva dall’ osservazione e dalla ricerca delle origini, nonchè dei processi evolutivi di un alimento importantissimo, presente nella maggior parte dei piatti culinari che ogni giorno riempiono le tavole di tutti gli italiani e non solo: l’uso dell’olio di oliva infatti, nella tradizione gastronomica dei paesi mediterranei, rappresenta uno dei caratteri peculiari della cucina tipica italiana. Ogni giorno se ne assume una quantità importante nel nostro organismo: molte persone però non ne conoscono le origini e il processo di estrazione che, da semplici frutti colti da piante ( alcune di queste plurisecolari ) portano alla realizzazione del condimento più in uso nella dieta mediterranea”
La determinazione dell'acidità dell'olio d'oliva
TESINA MATURITA' AGRARIA SULL'OLIO
L’olivo ch’è cibo e ch’è luce
Nell’800/900, un affascinante connubio tra letteratura, industria, arte, ha avvicinato questi settori apparentante, molto distanti tra loro, producendo una serie di opere artistiche e letterarie, molte delle quali di notevole importanza e conoscenza tutt’oggi.
Il forte desiderio di pubblicità da parte di nuove piccole imprese, d’intraprendere una politica di marketing, portò la nascita di un’autonoma produzione culturale, letteraria, artistica, e anche di iniziative culturali, tra cui la nascita di nuove riviste.
“La riviera Ligure”, è la prima e in assoluto tra le più importanti pubblicazioni aziendali; è un periodico nato nel 1896 in Liguria, a Oneglia (l’odierna Imperia), terra di oli e vini di grande tradizione.
Nacque come mezzo di diffusione dei prodotti dell’oleificio Sasso, e presto, oltre i listini dei prezzi cominciarono a comparire rubriche di cucina, giudizi dei clienti tra cui medici e personalità di rilievo dell’epoca, trattando sin da subito tematiche sulla cultura dell’olivo legata alla tradizione ligure.
Le tematiche letterarie, entrarono ben presto all’interno di questo periodico; nel 1899 grazie al lavoro del fondatore del giornale, e lavoratore nell’impresa Sasso, Mario Novaro, il giornale cominciò ad ospitare, novelle, saggi, poesie di grande letteratura, in quanto tra i collaboratori raffiguravano scrittori del calibro di Giovanni Pascoli.
Giovanni Pascoli: vita, opere e poetica
LA CANZONE DELL'ULIVO
Giovanni Pascoli, è stato un poeta italiano, una figura della letteratura italiana di fine Ottocento.
Nacque a S. Mauro di Romagna in provincia di Forlì il 31 dicembre 1855. Quando lui era ancora piccolo, il padre fu assassinato in circostanze mai chiarite e questo evento tragico, cui si aggiunse la morte della madre, della sorella maggiore, e dei fratelli Luigi e Giacomo, segnò notevolmente la sua infanzia. Nel 1879 fu arrestato per aver partecipato a una manifestazione di protesta, ma dopo tre mesi di prigione, fu assolto. Si iscrisse all'Università di Bologna grazie a una borsa di studio vinta al liceo, e si laureò in letteratura greca nel 1882. Iniziò allora un'aprezzatissima attività di poeta in latino e vinse vari concorsi internazionali. Dopo aver insegnato latino e greco presso i licei di varie località (Matera, Massa, Livorno), acquistò la casa di Castelvecchio di Barga, dove trascorse gran parte della sua esistenza. Sua compagna nella vita domestica fu la sorella Maria, detta Mariù. Giovanni Pascoli morì nel 1912 a Bologna.Il suo famoso scritto, pubblicato nel 1899 su La Riviera Ligure, era “l’Inno all’olivo”.