Aspergillus flavus e aflatossine
Tesina sull'aspergillus flavus e le aflatossine. Caratteristiche del fungo, ciclo biologico, effetti sulle derrate. Sviluppo di aflatossine, effetti sulla salute, ripercussioni economiche della contaminazione da aflatossine. (7 pagine formato pdf)
Il genere Aspergillus comprende 185 specie, di cui 20 sono considerate patogene per l’uomo.
Il nome del genere, identificato per la prima volta nel 1729 dal biologo e sacerdote italiano Pier Antonio Micheli, deriva dalla forma della testa aspergillare del fungo visto al microscopio, simile ad un aspersorio (in latino aspergillum).
I BATTERI>>
Gli Aspergilli sono saprofiti ubiquitari e risultano come i principali contaminanti delle colture microbiche e vegetali: vivono a spese della materia organica in decomposizione e si sviluppano, in maniera particolare, nei silos di conservazione, nei compost, nelle balle di fieno, ma anche
nei cereali e su diverse piante.
MICETI>>
Si tratta di funghi filamentosi la cui colonia si presenta in forma “lanuginosa”. Il tallo, ialino, presenta un micelio settato portante una serie di rami conidiofori, che terminano con delle vescicole; i rami conidiofori si inseriscono sul micelio principale formando un angolo di 45°
circa.
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Il nome del genere, identificato per la prima volta nel 1729 dal biologo e sacerdote italiano Pier Antonio Micheli, deriva dalla forma della testa aspergillare del fungo visto al microscopio, simile ad un aspersorio (in latino aspergillum).
I BATTERI>>
Gli Aspergilli sono saprofiti ubiquitari e risultano come i principali contaminanti delle colture microbiche e vegetali: vivono a spese della materia organica in decomposizione e si sviluppano, in maniera particolare, nei silos di conservazione, nei compost, nelle balle di fieno, ma anche
nei cereali e su diverse piante.
MICETI>>
Si tratta di funghi filamentosi la cui colonia si presenta in forma “lanuginosa”. Il tallo, ialino, presenta un micelio settato portante una serie di rami conidiofori, che terminano con delle vescicole; i rami conidiofori si inseriscono sul micelio principale formando un angolo di 45°
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