Tesina sui soggetti del diritto: persone fisiche e giuridiche

Breve tesina sui soggetti del diritto: persone fisiche, capacità giuridica, capacità di agire, tutela dei minori, sede della persona fisica, fine della persona fisica, persone giuridiche, autonomia patrimoniale e classificazione delle persone giuridiche private (4 pagine formato doc)

Appunto di dolcestella87

TESINA SUI SOGGETTI DEL DIRITTO: PERSONE FISICHE E GIURIDICHE

I soggetti del diritto privato.

Le persone fisiche. Tutte le norme del diritto hanno come destinatari, le persone di una società, che insieme alle organizzazioni, costituiscono i soggetti del diritto.
Vengono chiamati “Soggetti del Diritto”, tutti coloro che possiedono la capacità giuridica ossia coloro a cui le norme attribuiscono obblighi, diritti, doveri e poteri.
I soggetti del diritto vengono solitamente distinti in due classi:
- PERSONE FISICHE; si definisce persona fisica qualunque essere umano, nato e vivente, senza alcuna distinzione di razza, sesso, condizioni economiche-sociali.
- PERSONE GIURIDICHE; si definisce persona giuridica un insieme strutturato di persone e mezzi, finalizzato ad obbiettivi sociali e riconosciuto dall’ordinamento giuridico come soggetto del diritto.

I soggetti del diritto: persone fisiche e persone giuridiche


I SOGGETTI DEL DIRITTO: PERSONE FISICHE E PERSONE GIURIDICHE

Capacità giuridica. La capacità giuridica è quella capacità che una persona ha per essere soggetto di diritti e obblighi.
Si distingue dalla capacità di agire che,al contrario, è la capacità di disporre dei propri diritti.

La capacità giuridica si acquista al momento della nascita.
Bisogna accertarsi che il bambino sia nato vivo e si prova con l’esibizione del certificato che riproduce l’atto di nascita fatto dall’ufficiale dello stato civile del comune in cui la nascita è avvenuta. Una bambino,per esempio, ha la capacità giuridica ma non quella di agire,in quanto non è in grado di stipulare nessun negozio giuridico. Egli, pertanto, non può esercitare i propri diritti ma a ciò provvede una rappresentanza legale che potrebbe essere il genitore oppure un tutore.
Il soggetto può anche essere soggetto a limitazioni riguardo la capacità giuridica; in questo caso il diritto non può venire esercitato ne dall’incapace, ne da altri.
Chi nasce ha diritto a un nome che è composto dal prenome e dal cognome.
Il prenome viene scelto da chi dichiara la nascita all’ufficiale dello stato civile, mentre il cognome, se si tratta di figlio legittimo, è quello del padre, altrimenti il bambino viene iscritto nei registri dello stato civile come figlio di ignoti e il cognome viene scelto dall’ufficiale statale. Se poi il figlio viene riconosciuto, prenderà il cognome di chi lo ha riconosciuto.
Una persona, se maggiorenne, può decidere di cambiare sia il prenome che il cognome, con un provvedimento dall’autorità giudiziaria.

Riassunto sui soggetti del diritto: persona fisica e persona giuridica


SOGGETTI DEL DIRITTO PRIVATO

Capacità di agire. La capacità di agire è la capacità di disporre dei propri diritti e di assumere impegni mediante manifestazioni di volontà.
Può essere limitata o esclusa dalla mancanza della capacità di intendere e di volere. Il diritto consente l’annullamento dei negozi giuridici stipulati dall’incapace. Viene affidato inoltre, a determinate persone il compito di provvedere agli interessi dell’incapace, sotto la sorveglianza del Tribunale, ossia del giudice tutelare. Le cause che possono limitare o escludere  la capacità di intendere e di volere sono la minore età, l’alterazione delle facoltà mentali e altre minorazioni. L’interdetto, privo della capacità di agire viene affidato a un legale rappresentante che prende il nome di tutore. Se l’infermità mentale non è cosi grave allora avremo una sentenza di inabilitazione che attribuisce all’interdetto un curatore. Minori e interdetti, sono tutti in stato di incapacità legale la quale dovrà però essere distinta dall’incapacità naturale ossia l’effettiva incapacità di intendere e di volere che può derivare da una causa transitoria quale l’ubriachezza. Quando vi è incapacità legale le norme protettive dell’incapace trovano applicazione anche se il soggetto ha la capacità naturale di intendere e di volere.