Cos'è il reddito fiscale d'impresa

Tesina di economia aziendale sulla storia, calcolo, definizione e determinazione del reddito fiscale d'impresa (4 pagine formato docx)

Appunto di federicamauti

COS'E' IL REDDITO FISCALE D'IMPRESA

Reddito fiscale.

La storia
Dopo l’Unità d'Italia nel 1861,  con la proclamazione di Vittorio Emanuele II re di Italia fu deciso  d’ introdurre nel Paese di un unico sistema fiscale.
Nel 1864 in Italia fu introdotto il  primo prelievo sui redditi:  l’imposta sulla ricchezza mobile. Venne esteso in tutta Italia il sistema tributario del regno sabaudo con l’applicazione delle tasse di registro, il bollo e le tasse ipotecarie che andarono a sostituire i dazi.

Fin dai primi anni del regno d’Italia, la commissione Finanze delle Camere definì una nuova legge che entrò in vigore il 14 luglio 1864 che ribaltò il presupposto dell’imposta personale e mobiliare secondo cui il reddito imponibile dei maggiorenni era presunto sulla base del valore di locazione dell’abitazione.

Reddito fiscale: riassunto

REDDITO FISCALE COS'E'

L’imposta di ricchezza mobile, invece, era fondata sulla dichiarazione dei redditi che ogni contribuente deve presentare al proprio comune.  Inizialmente la dichiarazione dei redditi era di natura non fondiaria poiché i fabbricati e i terreni venivano assoggettati all’imposta fondiaria. L’aliquota era dell’8% e incideva in modo proporzionale sul reddito dichiarato e non c’erano scaglioni. Fino alla seconda guerra mondiale la “destra storica” inserì una serie di imposte:    tra le più significative fu la tassa sul macinato.
La “sinistra storica” affrontò il problema fiscale  promettendo durante le elezioni di diminuire l’imposta sui terreni e di abolire quella sul macinato. Ma si ebbe un aumento del prelievo sui consumi e per risanare si istituì il Catasto nazionale dei terreni.
Con l’avvento del fascismo si predispose la riforma del sistema tributario che introdusse l’imposta complementare progressiva sul reddito. Successivamente,  vennero istituite una serie di imposte per incentivare la natalità e il sistema di agevolazione per le famiglie numerose. Nel 1940 fu introdotta  l’IGE  (imposta generale sulle entrate) che sostituì la tassa sugli scambi commerciali.
 Il 1° gennaio 1948 con l’emanazione della Costituzione italiana furono sanciti i principi che regolano l’apporto fiscale - tributario dei cittadini.
L’articolo 53  rappresenta il  cardine del nostro sistema fiscale “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività” Questo articolo, parla delle tasse (tributi, imposte). Dice che ogni cittadino deve dare parte dei suoi guadagni allo Stato (sotto forma di tasse) per contribuire alla spesa pubblica. Il criterio di progressività indica il fatto che il cittadino deve contribuire in proporzione ai propri averi.

Cos'è il reddito fiscale

REDDITO FISCALE D'IMPRESA ECONOMIA AZIENDALE

Nel 1951 ci fu la revisione del sistema tributario. Il ministro delle finanze Vanoni approvò un sistema di tassazione più moderno ed equo. Tra le  principali innovazioni si ricorda  l’attuazione dell’obbligo della dichiarazione dei redditi estesa a tutti i contribuenti.  Nel 1974 vennero istituite l’ IRPEF (Imposta sui redditi delle persone fisiche)  e l’IVA (Imposta sul valore aggiunto).
La prima  è un’imposta personale e  progressiva  dovuta da tutti i cittadini residenti sul territorio dello Stato per tutti i redditi posseduti anche se prodotti all’estero e viene determinata in base ad aliquote progressive a scaglioni.
La seconda  è un’imposta sui consumi che colpisce solo il valore aggiunto che è dato:  differenza tra il prezzo di vendita di un bene  ed il costo sostenuto per ’acquistarlo.  E ciò vale  nelle diverse fasi del  passaggio economico, dalla produzione fino al consumo.
 Diciamo che questo appena espresso resta un concetto alquanto teorico poiché  il momento dell’acquisto è certo ma  non si sa  quando avverrà la vendita, allora l’Erario per il calcolo dell’imposta da liquidare applica il metodo de la deduzione imposta da imposta e cioè :  si farà la differenza tra l’imposta anticipata ai fornitori all’acquisto “Iva a credito” e quella ricevuta, per le vendite,  dai clienti “Iva e debito”.
Il bisogno di equità fiscale, la spinta federalista e, soprattutto, la continua lotta all’evasione spinse i responsabili del ministero delle  finanze a modificare alcune  imposte e tra le più significative ricordiamo l’eliminazione dell’ILOR a favore dell’ICI (imposta comunale sugli immobili), che gravava  sul valore dei fabbricati  con un'aliquota fissata, di anno in anno, dalle delibere dei Consigli comunali. Questo fino al 31 di dicembre del 2011, poiché con il primo gennaio del 2012 è sta introdotta l’IMU (Imposta mobiliare unica).

Reddito fiscale e imposte dirette: riassunto

DETERMINAZIONE DEL REDDITO FISCALE

Scopi e calcolo
Il reddito, a seconda degli scopi aziendali,  possiamo distinguerlo in:
-    reddito da criteri civilistici;
-    reddito fiscale.
Tra questi esiste una profonda differenza nel calcolo;  nel senso che mentre il primo  viene determinato attraverso le leggi del codice civile  e permette un margine di manovra nel calcolo molto più ampia del secondo cioè di quello fiscale; invece,  quest’ultimo è determinato attraverso gli articoli del tuir  “una serie di norme” molto rigide e non derogabili”. Ciò è dato dal fatto che da questo e sullo stesso si calcolano le imposte.
Il primo (reddito d’esercizio) lo troviamo nel bilancio d’esercizio mentre il secondo (reddito fiscale) nella dichiarazione dei redditi.
Fondamentalmente, le differenze sono dovute a:
•    indetraibilità parziale o totale di alcuni costi  o il recupero di certi ricavi;
•    non tassabilità di alcuni ricavi e proventi  o il recupero di componenti negativi rinviati da precedenti esercizi.
Quindi alla fine avremo che:
reddito d’esercizio
+ costi fiscalmente non detraibili ed altre variazioni in aumento
- ricavi non tassabili ed altre variazioni in diminuzione
= reddito fiscale d’impresa