Storia e tipi di pianoforte: ricerca

Il Pianoforte: storia, descrizione delle varie parti del pianoforte, tipi di pianoforte, vita e opere di Mozart e Beethoven (4 pagine formato doc)

Appunto di renzi

PIANOFORTE: STORIA

Il pianoforte.

È uno strumento della famiglia dei cordofoni a percussione indiretta. Il pianoforte è stato invetato nel 1701 da Bartolomeo Cristofori.
Il pianoforte moderno è composto da sei parti fondamentali:
- Telaio: è solitamente in ferro. Nella parte posteriore è sistemato il raccoglitore  delle corde, mentre al principio è posta la cordiera, dove sono sistemate
le caviglie, attorno alle quali vengono fissate le corde per essere poi intonate.
- Tavola armonica: una sottile tavola di legno d’abete che si trova sotto le corde, rinforza il suono vibrando al momento dell’emissione delle note.

- Corde: in lega d’acciaio, variano in diametro e in lunghezza dal registro acuto a quello grave. Alle note più acute sono assegnate due o tre corde intonate all’unisono. Le corde più gravi sono singole e rese più pesanti da un sottile rivestimento in rame.
- Meccanica: è l’insieme delle parti che trasmettono il moto dai tasti ai martelletti che vanno poi a colpire le corde.

La storia del pianoforte: riassunto

PARTI DEL PIANOFORTE

La parte più in vista della meccanica è la tastiera, sulla quale l’esecutore agisce direttamente con le dita. Il martelletto, colpita la corda, ricade all’indietro indipendentemente dal ritorno del tasto in posizione di riposo (scappamento).
Un blocchetto di legno rivestito di feltro (smorzatore) e poggiante sulla corda, si solleva quando il tasto viene abbassato e ricade, soffocando le vibrazioni, quando il tasto ritorna in posizione di riposo.
I tasti bianchi, che corrispondono alle note naturali, sono ricoperti d’avorio o di plastica, mentre quelli corrispondenti alle note alterate, neri, sono d’ebano o anch’essi di plastica.
- Pedali: sono leve manovrate dai piedi. Il pedale di risonanza, o “del forte”,solleva tutti gli
smorzatori, lasciando vibrare liberamente le corde percosse anche dopo la ricaduta del tasto. Il pedale “del piano”, o sordina, avvicina i martelletti, oppure sposta la meccanica a destra o a sinistra, in modo che il martello colpisca una sola delle corde corrispondenti al tasto premuto; in entrambi i casi il risultato è una riduzione dell’intensità sonora. Alcuni pianoforti possiedono un terzo pedale, posto al centro, che sostiene solo le note che vengono suonate in un determinato momento. L’uso dei pedali contribuisce a variare con sfumature la qualità del timbro dello strumento. La maggior parte dei pianoforti verticali possiede in pedale che, se premuto, interpone una striscia di feltro fra le corde e i martelletti ottenendo in questo modo un suono attutito.

Mozart: vita e opere

TIPI DI PIANOFORTE

I pianoforti, in base alla loro forma, possono essere a coda o verticali. I pianoforti a coda, a forma d’arpa disposta orizzontalmente, sono costruiti in diverse misure, che vanno dal gran coda da concerto, lungo fino a 290 cm, al quarto di coda o piccola coda, che raggiunge i 150 cm.
Nei pianoforti verticali e nei piccola coda, le corde sono generalmente sovrapposte: le corde del registro grave incrociano infatti diagonalmente quella alte, in modo da distribuire uniformemente la tensione e da occupare meno spazio.

Biografia di Mozart

MOZART BIOGRAFIA BREVE

Wolfgang Amadeus Mozart. Nascita: Salisburgo-27/1/1756. Morte:Vienna-5/12/1791. EPOCA:Classicismo. Genio indimenticabile e forse irraggiungibile.Nasce a Salisburgo il 27 gennaio 1756 da Leopold e Anna Maria Pertl. Leopold Mozart, anch'egli musicista, secondo alcuni sarebbe stato ricordato a prescindere dal fenomenale figlio. E' indubbio che l'invadenza del geniale Amadeus gli ha sicuramente impedito di essere oggi maggiormente riconosciuto per i suoi lavori. Stessa sorte è toccata alla sorella Maria Anna "Nannarel" ,ottima musicista ma offuscata dall'abilità del fratello .