Il potere delle immagini

La relazione è stata scritta per l'esame di estetica. Il testo tratta dell'uso iconografico delle immagini, del potere delle immagini in un documentario e del potere della parola quando un'immagine viene descritta. (7 pagine formato pdf)

Appunto di caugiovanna
" Viviamo sotto una pioggia ininterrotta d'immagini" questo afferma Calvino nella lezione"esattezza".
L'autore crede che il mondo intero sia colpito da una "peste" che sta lentamente e inesorabilmente uccidendo il linguaggio estendendosi anche alle immagini. Le immagini sono usate come degli specchi, si riflettono le une con le altre e vengono utilizzate per creare significati ambigui che non lasciano altro che un senso di sospensione; le immagini si svuotano di ogni forma, nell'abuso comune dei loro significati più puri e quello che lasciano è confuso e indefinito, lasciano insomma una non-sensazione, in questo modo è come se anche le immagini fossero in un certo senso "uccise".
Le immagini quindi sono molto potenti, più delle parole in alcuni casi, sono cariche di intenti e significati, possono colpire a un livello molto profondo anche inconscio delle volte.
Le immagini non hanno una lingua precisa, piuttosto si muovono all'interno dell'universale. Non possono essere tradotte come si fa con un romanzo.
Non possono quindi perdere il loro significato, possono però essere interpretate a seconda dello sguardo dell'osservatore e del suo bagaglio
culturale.
L'uso dell'immagine risale alle origini dell'uomo e precede la scrittura.
L'uomo primitivo aveva già in se il bisogno di esprimersi, di abbellire la sua dimora, di ricordare e di raccontare. Con il passare dei secoli, con il progredire della cultura e della conoscenza, questo bisogno si è alimentato ed è accresciuto tanto da lasciare tracce fisiche della sua espressione. Ora
noi possiamo ancora ammirare meraviglie come le affrescate tombe egizie, o monumenti divenuti i simboli di fasti passati come il Partenone, o ancora possiamo deliziarci alla vista di una chiesetta di campagna.