Nietzsche: pensiero, vita e opere
Tesina dettagliata su Friedrich Nietzsche che comprende la vita, il pensiero, approfondimenti letterari e commenti personali sul filosofo (9 pagine formato doc)
NIETZSCHE: PENSIERO
Friedrich Nietzsche nacque a Rocken presso Lipsia il 15 ottobre 1844. studiò filologia classica formando il suo entusiasmo romantico per l’antichità greca. A Lipsia lesse anche per la prima volta Il mondo come volontà e rappresentazione di Schopenhauer e ne fu conquistato. A 24 anni fu chiamato ad una cattedra di filologia classica dell’università svizzera di Basilea, dove fece amicizia con Richard Wagner, divenendone un fervente ammiratore. A questa prima fase giovanile della produzione filosofica Nietzschiana, influenzata da Schhopenhauer e Wagner, convergono La nascita della tragedia, Le quattro considerazioni inattuali, La filosofia nell’epoca tragica dei Greci e Su verità e menzogne in senso extramorale.Poco più tardi l’amicizia con Wagner e la stima per esso andarono affievolendosi, assieme alla salute stessa del filosofo. Interruppe definitivamente il suo insegnamento per dedicarsi esclusivamente alla composizione dei suoi libri, nella speranza, sempre delusa, che gli portassero fama e successo.
Pensiero di Nietzsche: riassunto
NIETZSCHE: PENSIERO IN BREVE
Appartengono a questo periodo gli scritti Umano, troppo umano, Aurora, La gaia scienza e gli Idilli di Messina. Alla delusione letteraria si accompagna poi la delusione sentimentale.
Con il poema Così parlò Zarathustra si esaurisce per alcuni critici l’iter filosofico di Nietzsche, arrivando al suo apice. Tuttavia molti altri sostengono la necessità di inquadrare le ultime opere, Al di là del bene e del male, Genealogia della morale, Il caso Wagner, Crepuscolo degli idoli, L’anticristo, Ecce homo e Nietzsche contro Wagner, in una fase successiva e conclusiva che apporta notevoli elementi di novità, soprattutto in merito alla volontà di potenza ed al nichilismo.
Non ritengo tuttavia importante il dibattito della critica circa il numero delle fasi di Nietzsche, in quanto trattasi di suddivisioni convenzionali che nulla tolgono e nulla aggiungono al suo pensiero.
L’opera Nietzschiana rimane comunque incompiuta a causa degli undici anni di pazzia che accompagnano la sua vita a Torino. Qui gli amici gli si allontanarono a poco a poco mentre la sua fama iniziava proprio quando, chiuso nella malattia, non poteva più rendersene conto. I libri che aveva pubblicato a sue spese correvano per il mondo. Morì il 25 agosto 1900.
Alla sua morte, la sorella si impadronì degli inediti e manipolando i testi del filosofo, pubblicò la Volontà di potenza, dove il pensiero del fratello accentuava la sua fisionomia anti-umanitaria ed anti-democratica su cui avrebbe fatto leva la lettura nazista del primo novecento.
Nietzsche: filosofia e malattia - nazificazione e denazificazione
NIETZSCHE FILOSOFO
Veniamo dunque alle motivazioni che spinsero Nietzsche al suo filosofare.
Anzitutto egli è convito che gli uomini, per poter sopportare l’impatto con il caos della vita, abbiano costruito una serie di certezze metafisiche, morali e religiose, che il filosofo ha il dovere di mettere a nudo sotto la luce di mere necessità di sopravvivenza. Dunque egli mira a scrutare il mondo con un nuovo e profondo sospetto, presentandosi come “Il primo uomo decente” dopo la “falsità che dura da millenni”. Ma la sua opera non si risolve nella demolizione polemica del passato e dei suoi sistemi, in quanto delinea attentamente un nuovo modello di umanità: il “superuomo”. Perciò, lontano da uno spirito puramente negatore, si profetizza “ lieto messaggero” da cui solo ci saranno nuove speranze e il cui nome sarà legato a qualcosa di enorme, “la più profonda collisione della coscienza”. E’ evidente, già da queste prime parole, il disprezzo per la tradizione occidentale, e l’arroganza con cui il filosofo pone se stesso sul piedistallo dell’oltre uomo, quale unico vate in grado di aprire la strada ad una nuova generazione di uomini.