Don Giovanni: Molière e Tirso de Molina

La figura del don Giovanni di Molière e di Tirso de Molina e la sua evoluzione nel corso dei secoli (5 pagine formato doc)

Appunto di pinkprincessgraphic

DON GIOVANNI: MOLIERE E TIRSO DE MOLINA

Don Giovanni, una Maschera Tragica. Il mito del Don Giovanni nasce in Spagna nel XVI secolo non è un mito gaudente come si potrebbe pensare,bensì un mito tragico.

La leggenda del Don Giovanni ha impressionato tutto l’Occidente ed è diventata quasi un’ossessione. L’uomo non potendo aggredire il problema della morte ha deciso di non pensarci che è in  realtà un pensarci,poiché decidere di non pensare a qualcosa implica pensarla. Don Giovanni oggi non è più un eroe,è visto come una caricatura.

Don Giovanni di Molière: analisi

DON GIOVANNI MOLIERE ANALISI

La figura del Don Giovanni nasce in una Spagna divisa ed è un uomo che prende in giro ,un uomo che per natura non considera minimamente le regole,tanto da ritenere ottuso e mediocre chi ancora le segue.

El burlador de Sevilla è l’archetipo del Don Giovanni, la radice di un mito che ha invaso l’Europa, è il primo testo in cui il motivo della seduzione convive con le burle e con il convito finale, macabro e infernale.

La caratteristica principale del Don Giovanni di Tirso de Molina è però la gioia, una gioia travolgente vista come pienezza e felicità di vivere.

Il don Giovanni di Tirso è un ingannatore,un beffatore più che un vero seduttore

Gli piace travestirsi:si sostituisce a questo a quello in un gioco che sembra per lui più divertente della stessa conquista, dello stesso possesso,si diverte a osservare e a compiacersi gli inganni che escogita..

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DON GIOVANNI TIRSO DE MOLINA

Tanto più Don Giovanni si vede ostacolato dal mondo, tanto più acquista una gioia perversa. Paradossalmente l’intento di Tirso De Molina è scrivere un’opera moralistica:prendere un personaggio,caricarlo di tutti i vizi e poi spedirlo all’inferno.L’unico scopo di questo ragazzone mai cresciuto è la seduzione più spregiudicata,ma col passare del tempo il DonGiovanni si arricchirà di nuove sfumature e la sua seduzione diventerà un progetto calcolato,come in LaClos.Quello di Tirso De Molina è un Don Giovanni tutto spagnolo,caratterizzato dall frizzante bonarietà.Dietro a Tirso De Molina anche Goldoni tenta di creare una rappresentazione teatrale del Don Giovanni,ma il suo era un uomo troppo per bene per ricreare la frizzante figura di questa simpatica canaglia.

Il dongiovannismo è una protesta dell’istinto contro il rigore delle leggi o addirittura contro Dio. Ecco perché è nato definitivamente nel 1600, in un periodo dove è proclamato un deciso rigorismo morale.Il Don Giovanni non ha niente a che fare con il mito,presuppone un mito da violare, è l’antiprincipio.Qualsiasi valore lo fa ridere,ad esempio la fedeltà,come ci tramanda un’opera di Verdi,il Rigoletto in cui il duca uno dei protagonisti è una riproposizione ottocentesca del Don Giovanni che proclama:”Sol chi vuole si servi fedele,ma in amor no,non c’è fedeltà”.

Nella maschera il Don Giovanni contesta le divergenze sociali.Quest’opera col susseguirsi delle epoche cambia notevolmente. A partire da Moliere il don giovanni si spegne, si problematicizza,è meno festoso e prende in giro l’onore,ha un successo popolare straordinario.Dalla Spagna passa in Francia, dove Moliere rifiuta ciò che gli imponeva la tradizione comica nella sua opera:la scena del catalogo. Il suo Don Giovanni ha una maggior coscienza di se. Don Giovanni diventa tartufo ed esalta l’ipocrisia, un mezzo eccellente per raggiungere lo scopo.

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DON GIOVANNI AUTORE SPAGNOLO

Moliere dichiara apertamente una polemica un po’ nascosta nel primo Burlador; quella polemica sociale contro la morale, la virtù, l’onore che si pretende invincibile.Il suo Don Giovanni è molto scettico,non si fida di tutti è un ateo. Il Don Giovanni di Moliere non ha regole,il suo scopo è vincere il pudore dell’altroNon ha principi,l’unica cosa importante è il piacere.

La difesa della fede e di Dio è affidata qui a un personaggio pavido,un valletto un ubriacone:Sganarello e questo solo per difendere la censura. è con lui che Don Giovanni discute sui problemi della fede e della creazione con un incredibile effetto comico. E’ lui che parla di spiriti libertini di paradiso e inferno e ciò fa rovesciare la commedia dalla parte di don Giovanni che spadroneggia con la sua morale immorale.