La filosofia di genere: il femminismo dalla differenza all'uguglianza

Filosofia di genere: la questione femminile dalla differenza all'uguaglianza (1790-1920) e la nascita del pensiero femminista (4 pagine formato doc)

Appunto di jv46

FILOSOFIA DI GENERE: IL FEMMINISMO DALLA DIFFERENZA ALL'UGUAGLIANZA

La filosofia e la differenza di genere.
La questione femminile: dalla differenza all'uguaglianza (1790-1920).
La nascita del pensiero femminista.
Il pensiero femminista nasce durante il periodo della rivoluzione francese e rivendica la parità di condizione tra uomini e donne,soprattutto sul piano dell’educazione e dei diritti civili.
La premessa di tali rivendicazioni è la constatazione delle intollerabili e ingiustificabili condizioni di disuguaglianza tra maschi e femmine.
Le idee in nome delle quali vengono avanzate le pretese paritarie su quelle del pensiero liberale e democratico affermatosi in ambito filosofico grazie a Locke, Rousseau e Bentham e nei settori più avanzati dell’illuminismo.

Il femminismo: riassunto

FILOSOFIA DELLA DIFFERENZA

Questa costellazione di idee viene continuata e approfondita nel corso dell’800 soprattutto per opera di Harryet Taylor (la cui figlia Helen sarà tra le iniziatrici del movimento per la conquista del voto alle donne in Inghilterra) e del marito John Stuart Mill.
Harryet Taylor allarga il discorso anche ai diritti relativi al lavoro, in quanto ritiene che l’indipendenza politica della donna (diritto al voto) non debba essere separata dalla sua dipendenza economica (diritto al lavoro).
L’opera che meglio documenta questa fase più matura e concreta del pensiero sulla donna è “LA SCHIAVITU’ DELLE DONNE” di John Stuart Mill (fortemente influenzata dalla moglie) del 1896, che con la sua grande differenza contribuì in misura notevole a demolire le tesi sulla connatura inferiorità della donna rispetto all’uomo.
Questo filone di pensiero sta alla base del grande movimento affermatosi sia in Inghilterra sia negli Stati Uniti noto anche come “PRIMA ONDATA FEMMINISTA” che dopo dure battaglie (come quelle delle Suffragette per il diritto al voto) porterà alla prima conquista del 1920: il voto alle donne e l’accesso alle libere professioni.

IL FEMMINISMO DELLA DIFFERENZA

Un secondo filone di pensiero sui problemi delle donne si affermarono nell’ambito del movimento e della filosofia richiamatisi al socialismo, sia nella fase così detta utopistica sia in quella più matura ispirata al pensiero di Marx.
Il discorso marxista ed hegeliano non si limita alla rivendicazione dei diritti civili, liberal-borghesi, ma affronta il problema della condizione materiale delle donne dall’origine della storia ai nostri tempi.
Confutata la tesi di un’inferiorità di tipo biologico, naturale della donna rispetto all’uomo, viene affermato al contrario che al di là delle differenze di ruolo tra i due sessi, originariamente la società umana è stata caratterizzata da una parità sociale dei ruoli, che è entrata in crisi con l’insorgere della proprietà privata; la donna è divenuta anch’essa una “merce” sottoposta alle leggi del mercato dettate dalla proprietà privata.

FEMMINISMO DELL'UGUAGLIANZA

Uguaglianza o differenza? Virginia Woolf e Simone de Beauvoir. Il quarantennio successivo alle prime grandi conquiste del movimento femminile è caratterizzato da una crisi interna, la quale riguarda non solo i paesi in cui maggiormente il movimento si era affermato, ma anche, e ancor di più, i paesi governati dai regimi totalitari. Nella stessa unione sovietica la parità formalmente raggiunta e codificata, non aveva affatto cancellato le enormi differenze di ruolo sociale tra uomini e donne. Il comunismo aveva infatti conservato, nella pratica sociale, le forme più tradizionali di predominio maschile nell’assenza di un movimento organizzato.
Si assiste tuttavia, in area prima inglese, poi francese, a una ripresa delle tematiche relative alla parità originale e ad una critica ai filoni di pensiero affermatisi nei decenni precedenti.
VIRGINIA WOOLF, la grande romanziera, è autrice anche di due scritti che affrontano direttamente la tematica della condizione femminile nel passato e nel presente:Una stanza tutta per se (1929), e Le tre ghinee (1938). Sono saggi che riflettono sulle conquiste effettuate dal movimento delle donne e pongono interrogativi sui loro limiti.