Onde elettromagnetiche e televisione: tesina
Cosa sono le onde elettromagnetiche, come si propagano e come funziona la trasmissione di informazioni attraverso di esse e la televisione. Onde elettromagnetiche e televisione: tesina (2 pagine formato doc)
ONDE ELETTROMAGNETICHE E TELEVISIONE: TESINA
La trasmissione di immagini e suoni da Milano alla Basilicata, da Roma alla Sicilia è possibile grazie a un fenomeno fisico, le onde elettromagnetiche.
Le onde elettromagnetiche sono onde che trasportano energia e continuano a propagarsi nel vuoto. Sono generate da una carica che oscilla, e che quindi crea un campo elettrico variabile, poichè la posizione della carica cambia continuamente.
Gli studi di Maxwell hanno però rivelato che un campo elettrico variabile origina un campo magnetico variabile in un altro punto dello spazio, che a sua volta genererà un altro campo elettrico variabile in un punto ulteriore. In questo modo il campo elettromagnetico si propaga nello spazio e si crea l'onda elettromagnetica. Essa è un'onda trasversale, poiché i campi elettrici e i campi magnetici sono perpendicolari tra di loro e perpendicolari alla direzione dell'onda. I due campi inoltre, in un punto fissato, oscillano di modo concorde, entrambi con la stessa frequenza che è pari a c/λ dove c è la velocità della luce (la luce infatti è una particolare onda elettromagnetica) e λ è la lunghezza d’onda descritta dai due campi.
Questo fenomeno fu ipotizzato a livello teorico da Maxwell, e dimostrato sperimentalmente dal fisico Hertz.
Cosa sono le onde elettromagnetiche
ONDE TV
Le onde elettromagnetiche hanno permesso di veicolare informazioni sia attraverso la radio che attraverso la televisione, e col tempo hanno portato anche all’invenzione dei telefoni cellulari.
L’informazione viene inviata linea per linea dall’apparecchio trasmittente all’apparecchio ricevente, entrambi dotati di un circuito oscillante e di un’antenna.
Nel trasmettitore il circuito oscillante genera una corrente sinusoidale di frequenza f0 che provoca nell’antenna ricevente un moto di cariche che oscillano con la stessa frequenza. Le onde elettromagnetiche, dotate di tale frequenza f0 e generate dall’oscillazione delle cariche, vengono captate dall’antenna ricevente solo quando anch’essa riesce a sintonizzarsi sulla frequenza f0.
Onde elettromagnetiche: caratteristiche
ONDE TELEVISIVE
Nel caso particolare della televisione, in cui l’informazione trasmessa è un’immagine, c’è bisogno di una scannerizzazione di questa per poterla inviare in un altro punto terrestre. La scannerizzazione è un processo che si effettua con uno scanner, appunto, e che permette di suddividere l’immagine in una sequenza di elementi singoli che possono poi essere ricondotti alla figura di partenza. Lo scanner suddivide l’immagine in linee, e linea per linea ne analizza i puntini, generando un segnale elettrico proporzionale alla luminosità dei puntini scanditi.
Nell’apparecchio ricevente un secondo scanner ricrea l’immagine seguendo le indicazioni inviate dal primo.
Nel corso degli anni sono diversi i metodi definiti per inviare un’informazione attraverso la televisione, ma la maggior parte dei sistemi televisivi tradizionali utilizza fasci di elettroni che possono trasmettersi ad elevate velocità: un’intera schermata può essere ridisegnata in un cinquantesimo di secondo.
Onde elettromagnetiche: definizione e tipologie
LA RADIO E LE ONDE ELETTROMAGNETICHE
Nei televisori a tubo catodico i raggi illuminano uno alla volta i puntini dello schermo, linea per linea. La retina dell’occhio umano impiega circa 1/10 di secondo per essere in condizioni di ricevere una nuova immagine: durante questo tempo continuiamo a percepire sempre la precedente visualizzazione. Il nostro sistema visivo è troppo lento per vedere il fascio di elettroni che disegna l’immagine un punto alla volta: quello che vede è l’effetto globale, e percepisce perciò immagini continue.
Nei televisori a cristalli liquidi o al plasma, invece, ogni puntino rimane continuamente acceso ma la schermata viene comunque ridisegnata cinquanta volte al secondo per fare per riportare le variazioni che potrebbero esserci state.