Tesina sulla globalizzazione

Superata la fase ottocentesca si comincia a far sentire sempre più il desiderio e l'espandersi della globalizzazione, che culmina nei giorni nostri: tesina sulla globalizzazione (3 pagine formato doc)

Appunto di kendy90

TESINA SULLA GLOBALIZZAZIONE

Introduzione.

Superata la fase ottocentesca, si cominciava a far sentire sempre più il desiderio e l’espandersi della globalizzazione, che culminerà ai giorni nostri.
Globalizzazione. La Storia del Mondo, infatti è il processo continuo verso la globalizzazione, che inizia con le esplorazioni europee del XV e XVI secolo. I rapporti tra le regioni lontane non furono pacifici e fornirono un alibi dapprima all’espansione militare e in seguito il colonialismo europeo.
A partire dall’età moderna, il sistema delle relazioni internazionali viene consolidato e si estende a tutti i  Paesi gestiti da un regime capitalistico indipendente, ma fu la rivoluzione industriale a segnare un’altra tappa fondamentale sulla via della costituzione del sistema Mondo.
L’industria infatti fece emergere la necessità di un sistema economico globale.

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TESINA SULLA GLOBALIZZAZIONE, RAGIONERIA

Un’ ulteriore tappa verso la globalizzazione ebbe inizio quando gli Stati Uniti emersero come nuova potenza egemonica nel mondo, cioè nel Primo Mondo, caratterizzato da un’ economia capitalistica, in opposizione a un Secondo Mondo, dominato da paesi socialisti, mentre il Terzo Mondo assunse una posizione periferica nel periodo della decolonizzazione (le colonie chiedevano l’indipendenza dai paesi colonizzatori).
L’ultima tappa ebbe inizio negli ultimi decenni, quando alla disgregazione degli imperi politici andavano sostituendosi diverse forme di imperialismo commerciale. Questa tappa segnò il passaggio dal secondo al terzo millennio con un processo evolutivo suddiviso in tre fasi: internazionalizzazione, transnazionalizzazione e mondializzazione. Questo processo accentuò le disparità tra i Paesi in cui si trovavano i punti focali delle reti e i Paesi marginali, sottoposti a diverse forme di neocolonialismo. Il neocolonialismo poteva essere considerato culturale o economico: il neocolonialismo culturale si manifestava con l’influenza esercitata attraverso l’uso della lingua e di molte istituzione europee; il neocolonialismo economico arrivava a guidare le strategie politiche attraverso le relazioni commerciali e finanziare. I Paesi poveri contraevano debiti con Paesi ricchi per soddisfare bisogni della popolazione e per ripagare il debito estero le ex colonie vendono a basso costo i prodotti grezzi delle loro miniere e ampliavano gli spazi delle piantagioni di prodotti per l’esportazione, sottraendo spazio all’agricoltura
per la sussistenza e aggravando il problema della sottoalimentazione. La consistenza del debito era peraltro sempre in aumento e, per ovviare a questa spirale di dipendenza, non sembrava esservi altra soluzione che quella dell’azzeramento.

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TESI E ANTITESI SULLA GLOBALIZZAZIONE

Il valore dei luoghi era influenzato dalla loro collocazione nello spazio, che ne garantiva  l’accessibilità e la possibilità di interazione spaziale. L’interazione spaziale era una forma complessa che coinvolgeva l’intero pianeta: riguarda qualsiasi flusso relativo all’attività umana.
Alcuni Paesi del Medio Oriente erano in gradi di adeguarsi al nuovo scenario economico mondiale; altri invece si specializzavano in attività industriali, capaci di immettere prodotti concorrenziali sul mercato mondiale, in quanto prodotti a costi inferiori: è il caso dei NIC (New Industrialized Countries).